Wolf day: tutto quello che vuoi sapere sul lupo, chiedilo in diretta

Oggi è il Wolf Day, ovvero il giorno dedicato al lupo, un animale straordinario troppo spesso bistrattato e vittima di pregiudizi. Per questo motivo il Wwf lancia un’intera giornata contro la disinformazione.

Oggi è il Wolf Day, ovvero il giorno dedicato al lupo, un animale straordinario troppo spesso bistrattato e vittima di pregiudizi. Per questo motivo il Wwf lancia un’intera giornata contro la disinformazione.

Abbiamo tante volte del fatto che l’Italia non è un paese per lupi e dimostrazione né è il Piano lupi che prevede tra le altre cose, anche l’abbattimento controllato delle specie. Se per fortuna, adesso è tutto bloccato dalla Conferenza Stato Regioni, la sorte di questi animali selvatici è appesa a un filo.

Ricordiamo che sono undici le Regioni che hanno già ribadito il loro no, ma il ministro Galletti ad oggi sembra guardare dritto per la sua strada, ovvero quella che prevede l’abbattimento controllato dei lupi fino al 5% degli esemplari presenti sul territorio.

Nell’ambito della campagna #SOSLUPO, il Wwf ha organizzato una giornata per sfatare i luoghi comuni e le fake news che hanno contribuito a creare un’atmosfera di ostilità nei confronti del lupo, che continua ad essere un grandissimo patrimonio naturale da tutelare.

Purtroppo i dati sulla mortalità dei lupi nel nostro paese confermano che il lupo è sempre a rischio. Il progetto di citizen science, Morte tra i lupi – quanti lupi muoiono ogni anno in Italia?’, lanciato dal gruppo ItalianWildWolf, ne è la dimostrazione.

lupi norvegia caccia

“In soli 6 mesi sono state segnalate ben 53 carcasse, ma molte di più potrebbero essere quelle mai rinvenute o passate sotto silenzio. Dai dati raccolti dal 1 novembre 2016 al 30 aprile 2017, è emerso che solo il 6% dei decessi registrati è riconducibile a cause naturali, mentre gli incidenti stradali (53%) ed il bracconaggio (32%) rappresentano le prime cause di morte”, spiega Wwf.

Percentuali però che non sono del tutto rappresentative, in quanto è molto più probabile rinvenire una carcassa lungo la strada piuttosto che in un bosco: quindi sia il bracconaggio che le morti naturali potrebbero avere un’incidenza maggiore, sebbene dietro agli stessi investimenti si possano nascondere episodi di avvelenamento che debilitano i lupi esponendoli maggiormente al rischio di incidenti.

Per quel che riguarda gli episodi di bracconaggio si va dalle armi da fuoco a lacci fino ai bocconi avvelenati. Tra le regioni con il numero più elevato di segnalazioni, prevalentemente per incidenti stradali, c’è il Piemonte, in cui il lupo è presente almeno dal 1992 e che rappresenta un corridoio essenziale per la sopravvivenza del lupo sull’Arco alpino.

Tutti i cittadini hanno il dovere civico e morale di collaborare alla raccolta delle informazioni sui lupi che potrebbero essere essenziali per la loro sopravvivenza. Nel frattempo, si spera che il Piano lupi sia al più presto approvato senza il paragrafo che riguarda gli abbattimenti legali.

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lupi norvegia

Cosa puoi fare tu e diretta streaming

È possibile partecipare al progetto di ItalianWildWolf cliccando qui.

Si può poi sostenere fino al 22 maggio la campagna #SOSLUPO del WWF attraverso un SMS solidale al numero 45524, lanciata per contrastare il bracconaggio e favorire la coesistenza del lupo con le attività antropiche.

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Oggi alle 18, invece, si può seguire la diretta streaming con gli esperti sul lupo per capire qual è la situazione italiana, le minacce e le possibili soluzioni per una convivenza pacifica.

“Il lupo è una delle specie più iconiche del nostro patrimonio naturale e culturale, eppure sono circa 300 i lupi che ogni anno muoiono a causa dell’uomo! E come se non bastasse, questa straordinaria specie è costantemente vittima di “bufale” e notizie poco corrette, che vogliono solo alimentare la favola del lupo cattivo!

Per seguire la diretta clicca qui

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