Dalai Lama: ‘questo pianeta è la nostra unica casa e il Tibet è il suo tetto’ (VIDEO)

Salvare uno dei luoghi più suggestivi e più a rischio del mondo: il Tibet. Il Dalai Lama chiede aiuto per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici sull'altopiano tibetano. Secondo l'autorità religiosa infatti, il Tibet deve essere all'ordine del giorno durante la conferenza del clima di Parigi, a dicembre

Salvare uno dei luoghi più suggestivi e più a rischio del mondo: il Tibet. Il Dalai Lama chiede aiuto per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici sull’altopiano tibetano. Secondo l’autorità religiosa infatti, il Tibet deve essere all’ordine del giorno durante la conferenza del clima di Parigi, a dicembre.

La Central Tibetan Administration chiede infatti ai leader mondiali di agire con urgenza nella lotta contro il riscaldamento globale. Come? Siglando un accordo globale sul clima a Parigi durante la Cop21.

“Questo pianeta blu è la nostra unica casa e il Tibet è il suo tetto. È di importanza vitale come l’Artico e Antartico, è il Terzo Polo” ha detto il Dalai Lama. “L’altopiano tibetano deve essere protetto, non solo per i tibetani, ma per la salute ambientale e la sostenibilità di tutto il mondo”.

Il Tibet è una zona strategica per l’ambiente. Noto anche come il “Tetto del Mondo”, è l’altopiano più alto e più grande della Terra. Ha un’altitudine media di oltre 4.000 metri sul livello del mare e una superficie di 2,5 milioni di chilometri quadrati.

Dopo l’Artico e Antartico, l’altopiano tibetano è il considerato terzo polo . Con 46.000 ghiacciai, ospita la più grande fonte di acqua dolce accessibile sul pianeta, riuscendo a soddisfare un terzo del fabbisogno della popolazione mondiale.

Purtroppo però il Tibet sta sperimentando sempre di più gli effetti del cambiamento climatico. L’altopiano tibetano sta subendo un aumento della temperatura di circa 0,3 gradi centigradi ogni dieci anni. Ciò significa che negli ultimi 50 anni la temperatura è aumentata di circa 1,3 gradi. Il risultato è il ritiro dei ghiacciai, il deterioramento del permafrost e l’aumento della desertificazione. Negli ultimi 50 anni, l’82 per cento del ghiaccio si è ritirato e più di due terzi dei ghiacciai potrebbero scomparire entro il 2050.

Secondo il dottor Sikyong Lobsang Sangay, leader politico a capo della Central Tibetan Administration una catastrofe ambientale globale può essere evitata, ma occorre agire ora per garantire che l’altopiano tibetano e il suo e fragile ecosistema vengano protetti.

Per sensibilizzare e incoraggiare l’azione per il clima, la Central Tibetan Administration ha lanciato un appello tramite i social invitando i leader mondiali ad assicurarsi che il Tibet sia parte del dibattito sul clima in occasione del vertice di Parigi.

“Il plateau tibetano deve essere protetto e i tibetani devono essere i custodi della propria terra in modo che possano prendersi cura del Tetto del Mondo che sostiene metà dell’umanità” ha aggiunto Vandana Shiva.

Qualcuno darà loro ascolto?

Francesca Mancuso

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