La Francia dirà addio agli scontrini a partire dal 2023 (in nome dell’ambiente)

A partire dal 1° gennaio 2023 ricevute e scontrini non saranno più stampati, per tutelare l’ambiente e la salute dei consumatori

A partire dal 1° gennaio 2023 ricevute e scontrini non saranno più stampati, per tutelare l’ambiente e la salute dei consumatori

Il vecchio scontrino di carta si prepara ad andare in pensione, almeno in Francia: a partire infatti dal prossimo 1° gennaio, ai sensi dell’articolo 541-15-10 del Codice Ambientale, ogni tipo di ricevuta cartacea erogata nei negozi al dettaglio o alle macchinette automatiche (anche quelle fornite dai bancomat, per intenderci) non sarà più fornita al cliente. Il provvedimento si innesta in una serie di misure – alcune delle quali già in vigore – promosse dal governo francese per tutelare l’ambiente e contrastare inquinamento e dispendio di risorse: ogni anno, infatti, tonnellate di carta vengono prodotte per stampare gli scontrini (con buona pace degli alberi) prima di diventare rifiuti dispersi nell’ambiente.

Oltre al danno ambientale, gli scontrini rappresentano una minaccia anche per la nostra salute. Secondo uno studio pubblicato qualche anno fa, il 90% degli scontrini fiscali in circolazione conterrebbe bisfenolo-A (BPA), un noto interferente endocrino che altera l’equilibrio ormonale nelle persone esposte e porta a malattie come malformazioni genitourinarie, infertilità, obesità e cancro negli organi ormono-dipendenti, come il seno.

Eliminati quindi ogni tipo di ricevuta fiscale o scontrino in tutti spazi di vendita e nei locali aperti al pubblico, ma anche dagli sportelli automatici per il prelievo di denaro a partire dal 1° gennaio 2023 – salvo diversa richiesta del cliente, che potrà comunque continuare a ottenerlo per tenere traccia delle spese. Il provvedimento, tuttavia, non piace a tutti: se una parte della popolazione si dice favorevole all’eliminazione di uno spreco di carta e di un rifiuto inutile (molti gettano lo scontrino subito dopo averlo ricevuto, non sapendo cosa farsene), per le associazioni dei consumatori lo scontrino fiscale non andrebbe eliminato, poiché rappresenta un elemento di verifica dell’acquisto per il consumatore nonché un modo per poter ottenere l’eventuale rimborso di un prodotto acquistato.

La Francia sta mostrando in questi anni grande attenzione alla tematica ambientale e al contrasto all’inquinamento, con una serie di provvedimenti che la rendono un Paese leader in Europa in questo impegno. Attraverso le disposizioni del Codice Ambientale, è cessata la vendita di prodotti in plastica monouso come piatti, tazze e bicchieri, ma anche cannucce e posate, nonché contenitori in polistirolo espanso e cotton fioc con stelo in plastica (a partire dal gennaio 2021); a partire a quest’anno, invece, abolita la plastica monouso anche dai luoghi di lavoro e dai congressi, dove sarà sostituita con prodotti realizzati in materiali biodegradabili; infine, sempre a partire da quest’anno, disposta la presenza di almeno una fontana di acqua potabile accessibile al pubblico, in modo che ognuno possa riempire la propria borraccia riutilizzabile senza consumare bottiglie monouso.

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Fonte: Governo Francese

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