Se non hai voglia di alzarti al mattino, leggi questa riflessione dell’imperatore Marco Aurelio

Alzarsi presto al mattino è un'impresa impossibile per molte persone, ma questa piccola riflessione suggerita dall'imperatore Marco Aurelio può aiutare a trovare una chiave per buttarsi giù dal letto

Alzarsi dal letto al mattino è una delle cose più difficili da fare nelle nostre giornate, ma è anche ciò che dà avvio alla nostra routine. Si tratta, quindi, di un passaggio fondamentale per iniziare a svolgere le nostre attività.

Cattive abitudini di riposo, sonno di scarsa qualità, problemi di addormentamento o di insonnia, sono tutti fattori che ci fanno arrivare al mattino più stanchi di come eravamo quando ci siamo messi a letto. Aggiungiamo a questo il freddo invernale, che ci fa rimpiangere il tempo trascorso sotto il caldo piumone, e il pensiero minaccioso di tutte le incombenze che dovremo svolgere nella giornata – ecco allora che alzarsi dal letto diventa un’impresa impossibile.

Fra i mille guru che descrivono i benefici dell’alzarsi presto al mattino e la necessità di avere una morning routine per essere efficienti e produttivi tutto il giorno, vogliamo citarvi oggi un personaggio illuminato vissuto molti secoli fa, ma la cui riflessione sulla sveglia mattutina può essere considerata ancora attuale: l’imperatore romano Marco Aurelio.

Marco Aurelio, vissuto nel II secolo dopo Cristo, è stato un imperatore della dinastia degli Antonini, ma anche un filosofo stoico e un intellettuale illuminato. Egli è autore di un’unica opera di impianto riflessivo e dal titolo “A se stesso” – meglio nota come “Meditazioni”.

In quest’opera (12 volumi), l’imperatore ha raccolto una serie di piccole riflessioni e massime di vita derivanti dalla propria esperienza di filosofo, ma soprattutto di uomo con pregi e difetti – uno di questi era certamente la pigrizia e la scarsa voglia di alzarsi dal letto al mattino.

In quanto imperatore, Marco Aurelio non aveva necessità di alzarsi presto al mattino per andare a lavorare – molti degli imperatori romani erano soliti rimanere a letto fino all’ora di pranzo – eppure ha cercato in tutta la sua vita di mantenere costante l’abitudine di alzarsi presto al mattino. Nelle sue riflessioni a se stesso, ci spiega come fare:

All’alba, quando ti svegli di malavoglia, tieni sottomano questo pensiero: “Mi sveglio per svolgere il mio compito di uomo; e ancora protesto per avviarmi a fare quello per cui sono nato e per cui sono stato introdotto nel cosmo? O forse sono stato fatto per restare a letto a scaldarmi sotto le coperte?”

Sei nato per godere? Il che, insomma, non significa forse: per essere passivo? O, invece, sei nato per essere attivo? Non vedi che le piante, i passeri, le formiche, i ragni, le api svolgono il proprio compito, collaborando per la loro parte alla vita dell’universo? E tu, allora, non vuoi fare ciò che è proprio dell’uomo, non corri verso ciò che è secondo la tua natura?

Insomma, un inno alla vita e alla produttività positiva che dovremmo ripetere a noi stessi ogni giorno, quando non abbiamo voglia di alzarci ma anche quando ci sentiamo demotivati e improduttivi: tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere, una “missione” su questa Terra – che siamo imperatori o qualsiasi altra cosa. Solo alzandoci dal letto potremo dare il nostro contributo e fare ciò per cui siamo nati.

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