Questa rivoluzionaria pittura realizzata con le foglie secche riesce a neutralizzare fino al 96% degli inquinanti

Come la nuova pittura murale autopulente, sviluppata tramite la ricerca congiunta della TU Wien e dell'Università Politecnica delle Marche, utilizza nanoparticelle di ossido di titanio per purificare l'aria e mantenere le pareti immacolate, tutto con un occhio di riguardo per l'ambiente

Una nuova pittura murale sta cambiando le regole del gioco: non solo impreziosisce gli spazi, ma pulisce anche l’aria e si mantiene fresca con l’aiuto della luce del sole. Questa innovazione, frutto della collaborazione tra ricercatori italiani e austriaci, trasforma scarti e foglie secche in una tecnologia rivoluzionaria per le nostre case. L’innovativa ricerca congiunta tra l’Università Tecnica di Vienna e l’Università Politecnica delle Marche ha portato allo sviluppo di una soluzione innovativa: l’introduzione di nanoparticelle di ossido di titanio nelle pitture murali. Queste particelle, attivate dalla luce solare, catturano e decompongono le sostanze nocive, mantenendo l’aria pulita e la superficie della parete immacolata.

L’ossido di titanio, inserito nelle pitture murali, si presenta come una risposta efficace alla problematica degli inquinanti domestici, che spaziano dai residui di prodotti per la pulizia alle emissioni derivanti dalla cottura. Tuttavia, l’aggiunta di nanoparticelle di ossido di titanio standard può ridurre la durabilità della pittura, portando alla comparsa di crepe e al rilascio di sostanze potenzialmente nocive. Günther Rupprechter, professore presso l’Istituto di Chimica dei Materiali della TU Wien, sottolinea l’importanza di superare queste limitazioni migliorando la stabilità della pittura.

Il processo di fotocatalisi, innescato dalla luce UV, permette di disgregare gli inquinanti senza compromettere l’estetica della parete. Tuttavia, l’efficacia di questo processo era limitata dalla necessità di esposizione a intensi raggi UV, un ostacolo superato modificando le nanoparticelle per attivare la fotocatalisi anche con la luce visibile normale, come spiegato da Rupprechter:

Abbiamo studiato questo fenomeno in modo molto dettagliato utilizzando una varietà di diversi metodi di analisi delle superfici e delle nanoparticelle. In questo modo siamo stati in grado di mostrare esattamente come si comportano queste particelle, prima e dopo essere state aggiunte alla pittura murale.

Rifiuti trasformati in risorse preziose per una pittura ecocompatibile

La ricerca ha dimostrato che le nanoparticelle di ossido di titanio modificate, quando mescolate con pitture commerciali e esposte alla luce solare, possono neutralizzare fino al 96% degli inquinanti senza alterare il colore della pittura. Questa innovazione non solo migliora la qualità dell’aria ma estende anche la durata della pittura murale.

Un aspetto cruciale per il successo commerciale di questa pittura riguarda l’utilizzo di materie prime economiche e facilmente reperibili. Rupprechter evidenzia l’approccio sostenibile adottato nel processo produttivo, che prevede l’uso di foglie secche e scarti metallici come fonti di fosforo, azoto, carbonio e titanio. Questa strategia non solo contribuisce alla pulizia dell’aria ma promuove anche un ciclo produttivo attento alle risorse, aprendo la strada verso la commercializzazione di una pittura murale eco-sostenibile e di lunga durata.

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Fonte: TU Wien

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