Questo insetto è il più grande coleottero d’Europa e si sta rivelando cruciale nei tetti verdi di Londra

Non fatevi ingannare dall'aspetto minaccioso dei cervi volanti. Non sono affatto un pericolo per l'uomo e invece di temerli dovremmo proteggerli, con iniziative come quella dei tetti verdi, che trovano terreno fertile in città come Londra

Possono arrivare ad un lunghezza di 8 centimetri e sono dotati di grandi di grandi mandibole che sembrano corna. A primo impatto i cervi volanti potrebbero sembrare degli insetti pericolosi per l’uomo, in realtà non lo sono affatto. Non sono soltanto innocui, bensì preziosi per i nostri ecosistemi.

Il cervo volante (il cui nome scientifico è Lucanus cervus Linnaeus) fa parte della famiglia dei Lucanidi e rappresenta il più grande coloettoro presente nel Vecchio Continente. Le uova di cervo volante vengono deposte alla base dei ceppi di alberi vecchi o morenti (in particolare querce, faggi e castagni) che vengono incisi dalle mandibole della femmina.

Cervo volante

©Karel Gallas/Shutterstock

Sono una specie bandiera di molte creature che aiutano a riciclare il legno morto di cui si nutrono – sottolinea Andrew Salisbury, principale entomologo della Royal Horticultural Society ai microfoni di Financial Times  – Favorire questi coleotteri significa favorire gli ecosistemi.

Il loro contributo al ciclo della vita dei boschi è notevole: cibandosi di legno morto contribuiscono alla formazione di humus e alla rinascita degli habitat forestali.

Purtroppo gli esemplari di questa specie, il cui corpo è di marrone scuro e lucido tendente al nero, sono in forte declino negli ultimi anni. A causa del disboscamento e dell’urbanizzazione, è attualmente a rischio estinzione e fa parte dell’elenco rosso IUCN delle specie minacciate.

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Il caso virtuoso del Regno Unito

Per fortuna, però, ci sono dei Paesi che si sono attivati per tutelare questi preziosissimi coleotteri; è il caso del Regno Unito, che li ha inseriti fra le specie protette nel Wildlife and Countryside Act 1981.

A rappresentare un caso virtuoso è Londra, divenuta una vera roccaforte per i cervi volanti. La loro abbondante presenza nella capitale della Gran Bretagna ha ispirato il pluripremiato studio Harris Buggs, che si occupa di progettazione del paesaggio, a includere questi coleotteri in un ambizioso progetto green che prende il nome di Roots in the Sky. Il piano, che dovrebbe essere portatato a termine entro il 2025 – prevede una serie di giardini terrazzati – che ospita 100 alberi e circa 10.000 piante – progettati in cima ad un edificio giudiziario della città.

roots in the sky

@Harris Bugg Studio

“Abbiamo pensato in anticipo a come sviluppare quella vita invertebrata, ad esempio portando le larve di cervo volante sul tetto, creando in anticipo pile di tronchi verticali” spiega Charlotte Harris, co-fondatrice dello studio Harris Bugg.

I piani degli uffici saranno sormontati da una terrazza comunitaria che ospiterà un frutteto, un prato e un piccolo bosco. I designer del paesaggio sperano di riuscire anche ad attrarre altri insetti come le falene, le api cardatrici e uccelli fra cui i passeri.

Lo scopo di questi tetti verdi è quello di rendere Londra una città più sostenibile e vivibile e combattere la perdita di biodiversità, mettendo un freno all’estinzione di specie fondamentali come il cervo volante.

Il Regno Unito sta dando un’importante lezione a favore della tutela degli ecosistemi a tanti altri Paesi. Ad esempio, in diverse città, fra cui Derby, Brighton, Southampton, Newcastle e Oxford, sono stati installati i cosidetti i Bee bus stops, dei piccoli giardini con papaveri, fragolini e erbe aromatiche posti sopra le pensiline delle fermate degli autobus, con lo scopo di attrarre api e altri insetti impollinatori.

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Fonti: Haggis Studio 

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