I resort sono deserti, 838 piccoli di tartaruga hanno la spiaggia tutta per loro

Da febbraio, 838 piccoli si sono fatti strada attraverso le spiagge dell’isola di Koh Samui, la seconda isola più grande della Thailandia.

Niente turisti? Le spiagge si ripopolano di tartarughe! Accade a Koh Samui, la seconda isola più grande della Thailandia: qui, mentre la pandemia ha svuotato i resort dalle solite orde di turisti, i nidi appartenenti alle tartarughe Hawksbill e alle tartarughe verdi in via di estinzione sono spuntati in tutta l’isola. Da febbraio, ben 838 piccoli si sono fatti strada attraverso le spiagge sabbiose dell’isola e verso il mare e sono due i nidi ancora da schiudere.

Già a maggio avevamo assistito al ritorno delle tartarughe in Thailandia così come in India, sulla Rushikulya Beach di Odisha.

Ora, a dare notizia del lieto evento è la famiglia Kosum Kao-Uthai, che al The Guardian racconta di aver notato misteriose impronte sulla sabbia fuori dal resort di loro proprietà a Koh Samui. Ricordano di aver notato gli stessi segni lasciati da una tartaruga marina nidificante almeno 50 anni fa, quando c’erano solo foreste, fattorie di cocco e non c’erano strade.

Ora l’isola ha più di 2 milioni di visitatori in un anno. E non è solo lo sviluppo delle spiagge a rappresentare una minaccia per le tartarughe. Altri pericoli sono il bracconaggio, l’inquinamento e i rischi rappresentati dalle reti da pesca”, dichiarano.

L’aumento dei nidi – 19 finora – ha ovviamente fatto ben sperare gli ambientalisti che da anni combattono per ridurre le minacce rappresentate dagli esseri umani. “È davvero emozionante e speriamo che le persone a Samui ci aiuteranno a proteggere le tartarughe in futuro – abbiamo ora una grande opportunità”, dice Thon Thamrongnawasawat dell’Università Kasetsart di Bangkok.

E di fatto un buon segnale arriva dalla gente del posto e dalle imprese locali, che si sono mobilitate per proteggere gli animali, costruendo recinti di bambù attorno ai nidi per proteggerli dagli animali.

recinti tarta thai

© M Kittipong/Banyan Tree Samui

Le tartarughe femmine nidificano tipicamente ogni due o tre anni, usando le loro pinne per scavare una cavità a forma nella sabbia e lì depongono tra 80 e 120 uova coriacee.

Cercano zone calme e pacifiche – spiega Thepsuda Loyjiw, biologo marino che lavora presso il resort di Banyan Tree, dove una tartaruga verde ha deposto cinque nidi quest’anno. Cerchiamo di coltivare le piante, perché normalmente amano gli alberi  e l’ombra”, dice, aggiungendo che le tartarughe di solito nidificano di notte.

Una scommessa, ora, quella di cogliere la possibilità di preservare questi animali fantastici. In Thailandia, gli esperti di conservazione stanno trovando nuovi modi per monitorare la specie e negli ultimi mesi il Centro biologico marino di Phuket ha rintracciato una tartaruga madre embricata che ha deposto le uova a Samui, nel tentativo di scoprire di più su come proteggere meglio il suo percorso.

Se vuoi conservare un animale, devi conoscere il suo ciclo di vita e il suo habitat – afferma il dott. Kongkiat Kittiwatanawong, direttore del centro. È in fase di sviluppo tecnologie per generare stime più accurate dei numeri, poiché le tartarughe sono difficili da contare a causa delle loro migrazioni”.

La pandemia ha dimostrato che Samui è un importante terreno di nidificazione per la specie e la “pausa” dal turismo di massa è una autentica opportunità per agire. Speriamo che l’uomo sappia cogliere l’occasione.

Fonte: The Guardian

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