La Spagna vuole installare telecamere nei macelli per evitare ulteriori sofferenze e maltrattamenti agli animali

La Spagna ha aperto una consultazione pubblica per valutare l'installazione di telecamere nei macelli così da evitare crudeltà sugli animali

Sono ormai tristemente note, riprese più volte da immagini e video, le terribili crudeltà che si compiono nei macelli di tutto il mondo. La Spagna ora propone di posizionare delle telecamere di sorveglianza all’interno di questi luoghi per evitare ulteriori sofferenze agli animali.

Il Ministero della sanità, del consumo e del benessere sociale spagnolo (MSCBS) ha aperto una consultazione pubblica sull’opportunità di installare telecamere all’interno dei macelli per garantire il benessere animale.

L’obiettivo è quello di evitare le cattive pratiche e le non conformità con il regolamento Ue del 2009 sul benessere animale che continuano a verificarsi in alcuni macelli e purtroppo non solo in Spagna (ne abbiamo parlato più volte).

I regolamenti ammettono che la macellazione, inevitabilmente, causa dolore, angoscia e paura agli animali, anche nelle migliori condizioni tecniche disponibili. Ma per evitare ulteriore sofferenza, gli operatori o chiunque sia coinvolto nella macellazione, deve adottare le misure necessarie a ridurre al minimo l’angoscia e il dolore degli animali.

Oggetto della consultazione pubblica è quindi la futura approvazione di un regolamento che renderà obbligatoria l’installazione di telecamere di videosorveglianza nei macelli, anche nelle aree di stordimento con il gas, zone altrimenti inaccessibili.

Tutte le immagini, ovviamente, saranno registrate e potranno tornare utili al momento dei controlli finalizzati proprio a verificare che gli operatori rispettino tutti gli obblighi derivanti dalla normativa sul benessere animale. Nel caso queste riflettano una violazione del regolamento Ue saranno presi “provvedimenti immediati”.

Come si legge sul sito del ministero spagnolo, l’iniziativa sarà aperta ai commenti, alle opinioni e le valutazioni di cittadini, organizzazioni e associazioni fino al prossimo 23 ottobre.

L’Agenzia spagnola per la sicurezza alimentare e la nutrizione aveva già lavorato a possibili soluzioni alternative (non normative), come lo sviluppo di un documento per stabilire criteri minimi comuni in relazione alla formazione del personale e un certificato di competenza in benessere animale per gli operatori.

Tutto ciò, evidentemente, non è stato sufficiente, come testimoniano anche le molte investigazioni di Equalia o Animal Equality che hanno smascherato le crudeltà che ancora si compiono sugli animali in allevamenti e macelli. Un esempio per tutti l’orrore che vivono gli agnelli in una struttura di Toledo.

La Spagna ritiene dunque necessario attuare questa misura di videosorveglianza, che non è del tutto nuova, dato che alcune comunità autonome come Madrid, Navarra, La Rioja o le Isole Baleari hanno già approvato regolamenti che obbligano a registrare quanto accade all’interno di allevamenti e mattatoi. Anche in Francia e Regno Unito sono stati adottati provvedimenti simili. Quando anche in Italia?

Fonti: MSCBSPublico

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