Orso ucciso a colpi d’arma da fuoco sui Pirenei: un delitto che mette a rischio l’intera specie protetta

Ucciso brutalmente a colpi d'arma da fuoco. Parliamo della brutta fine fatta da un orso ad Ariège in Francia e su cui adesso indaga la Procura.

Ucciso brutalmente a colpi d’arma da fuoco. Parliamo della brutta fine fatta da un orso ad Ariège, in Francia e su cui adesso indaga la Procura. L’orso è specie protetta e ucciderne uno è un atto illegale e soggetto a condanna.

Accasciato a terra senza vita.

“Oggi è stato scoperto un orso ucciso a colpi di arma da fuoco. L’orso è una specie protetta, questo atto è illegale. Lo stato presenterà un reclamo”, scrive sui propri social Elisabeth Borne, il ministro della transizione ecologica e inclusiva.

In difesa del povero orso sono intervenute le associazioni animaliste. A France tv, Sabine Matraire, vicepresidente dell’associazione per la protezione dell’ambiente Férus, si dice disgustata.

“Non sono sorpresa che sia successo proprio ad Ariège. Penso che molti di noi se lo aspettassero da anni. Abbiamo avvertito i servizi statali, che sono sempre più rilassati, che si dimostrano sempre clementi con chi maltratta gli orsi. Questa morte è la conseguenza del lassismo dello Stato in questo dipartimento”, spiega lanciando accuse ben precise nonostante come dicevamo, lo Stato ha annunciato che presenterà un reclamo.

“La reazione dello Stato deve essere chiara e ferma. Dobbiamo davvero condannare, ma dobbiamo anche riparare. La priorità deve essere quella di sostituire questo orso, per dimostrare con fermezza la determinazione dello stato francese, di ripristinare una popolazione di orsi nei Pirenei”, chiosa.

Gli orsi sono animali bistrattati in tanti paesi e non è la prima volta che parliamo di scene come queste. Spesso, per colpa della perdita di habitat naturale, si spingono verso i centri urbani in cerca di cibo e lì poi trovano la morte.

“È bracconaggio, è una specie protetta. È severamente punito dalla legge questo crimine.Non possiamo permettere alle persone di imporre il loro punto di vista con la violenza. Devono capire che non c’è via d’uscita da questo modo di agire violento e illegale”, spiega il presidente dell’associazione ambientalista francese Pays de l’Ours-Adet, Alain Reynes.

Ancora non è stato individuato il colpevole, ma le indagini sono in corso: chi non rispetta la salvaguardia della natura e la sopravvivenza della specie nei Pirenei, dovrà pagare.

Fonti: Pays de l’Ours – Adet/France TV

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