Non sono un calabrone ma un’ape legnaiola, un prezioso impollinatore: non uccidermi!

Hai mai visto questo insetto in giro? Non è un calabrone come molti credono, ma un'ape legnaiola. Non ucciderla se ne vedi una in giardino o nelle tue vicinanze. L'ape legnaiola è pressoché innocua ed è un impollinatore con i fiocchi. Proteggiamola

Grossa, dal ronzio rumoroso e un pungiglione robusto che a prima vista intimorisce di sicuro. È l’ape legnaiola, nome scientifico Xylocopa violacea, un insetto di grandi dimensioni erroneamente scambiato per calabrone. Ma l’ape legnaiola non è pericolosa come si crede.

Certamente può pungere se si sente minacciata, ma ciò accade di rado ed è per questo che la specie viene descritta come “dall’indole tranquilla” e quasi innocua per noi.

Questi insetto della famiglia Apidae è distribuito ampiamente in Europa e nella nostra Penisola dove può essere incontrato in giardini, prati o nei pressi di boschi e notato per la sua mole e per il rumore con il quale si annuncia. È un’ape solitaria, uno dei primi insetti che compare a conclusione dell’inverno.

Deve il suo nome alle gallerie che scava nel legno morbido, ma anche nelle travi dei tetti delle abitazioni. Qui depone le sue uova nelle cellette. Questa non è tuttavia l’unico nome con il quale è conosciuta. Alcuni la identificano come “calabrone nero”, generando non poca confusione.

L’ape legnaiola è un impollinatore e, come tutti gli altri insetti pronubi, svolge un ruolo essenziale per l’ecosistema. La api Xylocopa sono ritenute impollinatori più che discreti sia per le piante coltivate, come i kiwi, sia per quelle selvatiche, come l’Orchis mascula. Ecco perché non dobbiamo metterle i bastoni fra le ruote.

La prima reazione davanti a un insetto come lei potrebbe essere quella di scacciarlo o provare a ucciderlo, ma non c’è cosa più sbagliata in natura. Lasciamogli fare il suo corso, senza interferire.

Come distinguere un’ape legnaiola

Come facciamo a riconoscere un’ape legnaiola? Lo spiega il Centro universitario per la tutela e la gestione degli ambienti naturali e degli agro-sistemi (Cutgana). Osserviamo per prima cosa il suo corpo, che può arrivare a misurare anche più di 2,5 cm rendendolo uno tra i maggiori apoidei d’Europa.

L’ape legnaiola possiede “il capo grande, con occhi molto sviluppati, le antenne sottili e di modesta lunghezza, le mandibole grosse, appuntite, fortissime, e una lingua lunga che permette di esplorare corolle anche profonde. Il torace è massiccio e dà inserzione ad ali piuttosto grandi, opache, violacee come il resto del corpo. Le zampe sono corte e robuste; l’addome è largo e tozzo. Quasi tutto il corpo è rivestito di densa pubescenza di colore nerastro”.

Attenzione alla colorazione. L’ape legnaiola non ha infatti la colorazione gialla e nera del calabrone comune, la Vespa crabro, bensì nera con sfumature violacee sulle ali.

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@Mvpa – Unina

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Fonti: Cutgana – UninaSardegnaForeste

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