Mattanza di delfini delle isole Fær Øer: quest’anno saranno uccisi “solo” 500 cetacei, ma non ci basta affatto

Fissato un limite a 500 esemplari l'anno da massacrare nel rito cruento per il quale le isole Fær Øer sono tristemente note, il numero è tuttavia temporaneo e valido solamente per il 2022 e 2023. Presto la strage si potrebbe ripetere nelle terrificanti proporzioni degli scorsi anni

500 delfini dalla coda bianca l’anno, questo il numero da massacrare stabilito dal Ministero della Pesca delle Isole Fær Øer dopo le accanite polemiche per le sconcertanti mattanze di cetacei degli scorsi anni. Nel settembre del 2021 1428 delfini sono stati brutalmente uccisi nella baia danese di Skálafjørður, sulle Isole Fær Øer.

La “tradizionale” caccia ai cetacei  Grindadráp, che altro non è che un cruento bagno di sangue in cui i delfini vengono lacerati da colpi di arpioni e coltelli, andrà avanti, ma con un limite annuo che però, come si legge nel comunicato stampa del Ministero, è temporaneo.

Il provvedimento è stato presentato al tavolo tecnico dell’8 luglio e verrà approvato entro il 25 luglio, ma sarà in vigore solamente per il corrente anno e il successivo quindi 2022 e 2023.

E dopo cosa accadrà esattamente? Si attenderà il parere della North Atlantic Marine Mammal Commission per poi ritornare a sterminare i delfini come se nulla fosse. Il governo delle Isole Fær Øer continua infatti a definire le sue azioni e quelle dei suoi cittadini “sostenibili”.

L’utilizzo sia dei globicefali che dei delfini dalla coda bianca nelle Isole Fær Øer è sostenibile. L’ultima valutazione scientifica per i delfini dalla coda bianca stima lo stock a circa 80.000 nei mari intorno alle Isole Fær Øer.

Sulla base di ciò, una cattura annuale di circa 825 delfini dalla coda bianca rientrerebbe ampiamente nei limiti sostenibili, scrive il Ministero anticipando già che la morte di ulteriori 325 potrebbe seriamente essere presa in considerazione.

E così da 500 il numero potrebbe passare a 825 e da lì in poi ritornare negli standard. Insomma se così dovesse essere, la decisione altro non sarebbe che uno specchietto per le allodole e un contentino per zittire le associazioni e gli animalisti che denunciano da anni l’orrore della mattanza dei delfini nelle Isole danesi.

La misura, è bene specificarlo, riguarderà unicamente i delfini dalla coda bianca. Per le balene, invece, nessun limite di cattura è stato fissato, né vi è interesse a farlo. Tutt’oggi la carne e il grasso di balena rappresentano una forma di sostentamento per le popolazioni locali e il governo, forse abusando della parola “sostenibilità” intende garantire la loro caccia.

Fonte: government.fo

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