Inaugurato a Torino il primo ambulatorio veterinario sociale della città

In Piemonte l'ambulatorio veterinario sociale non è più un progetto, ma una realtà. Anche Torino dispone ora di una clinica destinata alla cura degli animali di affezione in famiglie in carico ai servizi sociali. Gli animali potranno essere visitati, sottoposti a trattamenti e interventi gratuitamente

È stato inaugurato proprio nelle ultime ore a Torino il primo ambulatorio veterinario sociale del capoluogo piemontese nell’ambito di un progetto dedicato all’assistenza sanitaria di animali d’affezione in nuclei familiari fragili.

È in via degli Abeti a Torino e ha aperto le sue porte a cani, gatti e altri pet domestici che vivono assieme a persone in difficoltà economiche, anziani e diversamente abili. In questa clinica gli animali che fanno loro compagnia potranno ricevere cure gratuite.

Possono beneficarne tutti i cittadini seguiti dai servizi sociali e prenotare visite di routine, diagnosi, prelievi ematici, sterilizzazioni e interventi. Questi sono alcuni dei servizi fruibili.

Si verrà inseriti così in una lista da attesa e contattati per il giorno indicato. L’iniziativa è stata voluta fortemente dall’assessore regionale al Benessere animale Chiara Caucino e mira a contrastare gli abbandoni sul territorio offrendo un sostegno alle famiglie con animali.

A causa dei costi delle prestazioni veterinarie, molti proprietari in condizioni economiche sfavorevoli non sono in grado di provvedere alla salute del proprio amico a quattro zampe e si vedono costretti a rinunciare alla loro custodia. E ciò non deve accadere.

Il servizio è rivolto ai 160.000 i soggetti a carico dei servizi sociali, che si stima accudiscano circa 30.000 animali. L’ambulatorio veterinario sociale è a loro disposizione.

Alla cerimonia d’inaugurazione dell’ambulatorio di Torino erano presenti l’assessore regionale al Benessere animale Chiara Caucino, il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, la consigliera regionale Sara Zambaia, l’assessore comunale Francesco Tresso e il direttore dell’Asl Carlo Picco.

Quello di Torino è il tredicesimo centro del Piemonte dopo Alessandria, Asti, Arona, Biella, Borgosesia, Collegno, Cuneo, Moncalieri, i 2 di Novara, Settimo Torinese e infine Verbania.

Anche Domodossola e Omegna sono in procinto di avviare il proprio ambulatorio sociale, portando così il numero dei poli attivi sul territorio piemontese a 15 unità. L’iniziativa andrebbe replicata in tutta Italia.

Fonte: Regione Piemonte

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