Il direttore di questo zoo messicano ha fatto uccidere e cucinato per Capodanno 4 capre pigmee (ma è solo la punta dell’iceberg delle sue atrocità)

Chilpancingo, Messico: un direttore di uno zoo ha fatto uccidere 4 capre per poi mangiarle durante le festività di dicembre, ma l'orribile vicenda non è un caso isolato di maltrattamento di animali. L'uomo è ora sotto accusa anche per corruzione e traffico illegale di specie

José Rubén Nava Noriega, questo il nome del direttore dello zoo Zoochilpan di Chilpancingo, Messico, che ha ordinato di uccidere e poi mangiato quattro capre pigmee in occasione delle festività di fine anno. Gli animali sarebbero stati macellati sempre all’interno della struttura zoologica per poi banchettare in compagnia con la loro carne.

Una fine terribile per 4 delle 10 capre detenute nella struttura zoologica, ma non è tutto. La vicenda è infatti venuta fuori a inizio dello scorso mese assieme ad altri incresciosi avvenimenti, tutti collegati direttamente o meno al direttore dello zoo.

Prima delle povere quattro capre pigmee un cervo ferito era stato trovato a Chilpancingo e portato allo Zoochilpan. Qui è morto pochi giorni dopo tra atroci sofferenze. I suoi palchi erano stati inoltre tagliati. Gli animalisti hanno denunciato lo zoo per maltrattamenti. Successivamente è emersa la storia delle quattro capre assieme a spostamenti sospetti di altri animali senza notificarlo alla Profepa, Agenzia per la protezione dell’ambiente o al rispettivo ministero.

Durante il periodo in cui è stato direttore dello zoo parecchi conti non tornavano. Nascite non registrate, morti falsificate. Pare che di almeno 14 specie si siano perse completamente le tracce. Tra queste vi sarebbero un esemplare di jaguarundi – un gatto selvatico – un coyote, rettili e altri animali.

Davanti alle richieste di politici e a quanto riscontrato dalle autorità Nava Noriega è stato rimosso dall’incarico nei primi giorni di gennaio 2023. Adesso l’ex direttore del Zoochilpan è accusato di maltrattamento di animali, traffico illegale di specie, corruzione e reati contro la pubblica salute.

Le capre uccise nello zoo non erano infatti destinate al consumo umano. Qui avrebbero dovuto essere tutelate dall’amministrazione, come gli zoo amano raccontare definendo questa la loro “missione”, e invece sono finite in un piatto. Tutto ciò è semplicemente inaccettabile.

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