Il Comune di Castelbuono fa dietro front: possibile dar da mangiare ai randagi, purché dopo si pulisca

In una ordinanza emanata lo scorso 21 luglio, l’Amministrazione comunale aveva vietato l’alimentazione e il riparo a volatili, cani e gatti

Castelbuono, in provincia di Palermo, cambia registro. Solo poche settimane fa aveva fatto discutere il provvedimento del Sindaco che ordinava, testualmente, “il divieto di somministrare alimenti di qualsiasi natura, anche sterilizzanti, in forma diretta o indiretta, a volatili, cani e gatti randagi su aree pubbliche o aperte al pubblico, centro urbano e zone limitrofe, Parco Rimembranze e Parco S. Croce, con espresso divieto di gettare granaglie, sostanze e scarti/avanzi alimentari”.

Subito la reazione di cittadini e animalisti, di fronte a quell’ordinanza che, tra l’altro, prevedeva una sanzione da 25 a 500 euro.

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In molti l’hanno condannata come lesiva della tutela del benessere degli animali randagi presenti sul territorio chiedendone la sospensione e il ritiro. E oggi la nuova notizia: il sindaco della città, Mario Cicero, ha emanato oggi un’altra ordinanza per dare “la giusta interpretazione” alla precedente e spiegare meglio i modi con cui le persone possono somministrare gli alimenti a cani, gatti e uccelli nelle aree pubbliche o aperte al pubblico, garantendo, nel contempo, la pulizia e il decoro del centro abitato.

Il primo cittadino di Castelbuono specifica che coloro che intendono somministrare alimenti agli animali possono farlo, con l’obbligo di pulire dopo. Inoltre, vengono create 5 postazioni dove mettere altrettanti distributori di croccantini o alimenti secchi, di cui tutti possono usufruire, e ordina ai proprietari di case abbandonate di avere cura della pulizia e della sicurezza delle stesse, per evitare che diventino luoghi in cui si rifugiano gatti, uccelli e anche topi. 

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Fonte: Comune di Castelbuono

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