Avvistato in Italia questo ibis sacro venerato in Egitto

Con il suo lungo becco nero e in cerca di cibo in alcuni campi coltivati, questo ibis sacro da qualche giorno si trova ad Ailano, nel territorio del Parco regionale del Matese, nel Casertano. Un incontro assai strano, perché è molto raro trovarlo a queste latitudini.

Con il suo lungo becco nero e in cerca di cibo in alcuni campi coltivati, questo ibis sacro da qualche giorno si trova ad Ailano, nel territorio del Parco regionale del Matese, nel Casertano. Un incontro assai strano, perché è molto raro trovarlo a queste latitudini.

Speriamo che a nessuno venga la bella idea di portarlo come trofeo a casa o di sparargli perché l’ibis sacro appartiene a una specie catalogata come “Esotica invasiva” in Italia, Francia, Olanda e Spagna ed inserita nel Dlg 15 dicembre 2017, n. 230.

“Si tratta delle specie di animali e di piante originarie di altre regioni geografiche (volontariamente o accidentalmente introdotte sul territorio nazionale), che hanno sviluppato la capacità di costituire e mantenere popolazioni vitali allo stato selvatico e che si insediano talmente bene da rappresentare una vera e propria minaccia”, dicono gli esperti.

Una minaccia perché entrano in concorrenza con le specie autoctone e possono alterare l’ecosistema. La scoperta è sorprendente perché l’ibis sacro, animale venerato nell’Antico Egitto come simbolo del dio Thot e vive nell’ Africa sub sahariana, mentre proprio in Egitto si è quasi praticamente estinto.

ibis sacro1

A notarlo per primo è stato Nicola Campomorto, socio Ardea, associazione che si occupa di ricerca, divulgazione ed educazione ambientale sul territorio. Da un lato quindi lo stupore, dall’altro la preoccupazione per la presenza di questo esemplare, il primo censito nella zona anche se tre anni fa, era stato avvistato un ibis sacro a Villa Literno.

La speranza adesso è che non venga avvistato da qualche malintenzionato e che possa presto lasciare il territorio per ritrovare il suo habitat naturale.

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