La Francia vieta la triturazione dei pulcini e la castrazione dei maialini vivi

A partire dalla fine del 2021 in Francia non si potranno più triturare i pulcini e castrare i maialini vivi: si dovranno trovare soluzioni meno dolorose

A partire dalla fine del 2021 in Francia non si potranno più triturare i pulcini e castrare i maialini vivi: si dovranno trovare soluzioni meno dolorose

La triturazione dei pulcini maschi e la castrazione dei maialini vivi saranno vietate in Francia entro la fine del 2021.

Ad annunciare la fine di queste terribili pratiche è il Ministro dell’Agricoltura francese, Didier Giullaume, che ieri ha illustrato, durante una conferenza stampa, quali misure saranno prese dal Paese per la protezione e per il miglioramento del benessere animale.

Ogni anno negli allevamenti di galline ovaiole milioni di pulcini maschi vengono uccisi in modo tremendo a pochi giorni dalla nascita. I pulcini maschi sono infatti inutili per l’industria delle uova e risulta più conveniente eliminarli: i pulcini vengono triturati vivi e molti di loro muoiono asfissiati o schiacciati dal peso degli altri piccoli.

Tra poco più di un anno non sarà più possibile effettuare questa pratica disumana, da sempre molto discussa, e le aziende dovranno trovare soluzioni che non provochino dolore agli animali.

Oltre a vietare la triturazione dei pulcini maschi, la Francia proibirà anche la castrazione dei suini vivi. I maialini vengono castrati da piccoli per ottenere animali più grassi e per eliminare “l’odore di verro” che possono rilasciare le carni dei suini interi durante la cottura. La castrazione avviene però senza anestesia, senza alcuna considerazione per la sofferenza causata nei poveri maialini.

La Francia, insieme ad altri paesi europei, sta inoltre lavorando a un sistema di etichettatura per carni e derivati, che certifichi il rispetto del benessere animali durante l’allevamento e la macellazione. La nuova etichettatura dovrebbe essere introdotta dal prossimo anno per informare i consumatori sui metodi di allevamento dei prodotti carnei da loro acquistati.

Secondo le associazioni animaliste francesi, tra cui L214, CIWF e Welfarm, le misure per il benessere degli animali annunciate dal governo francese sono poco ambiziose e insufficienti poiché non vietano definitivamente la castrazione, non includono regole relative alla macellazione e non prevedono un piano per abbandonare metodi di allevamento intensivi.

Il Ministro Giullaume ha però sottolineato che misure più drastiche metterebbero in difficoltà gli allevatori: i consumatori inizierebbero a mangiare più carne e derivati importati, danneggiando le aziende francesi. Occorre dunque considerare il benessere degli animali, ma anche gli interessi degli allevatori, così che si possa nel tempo migliorare il settore.

Anziché applicare divieti drastici, il governo francese pensa possa essere più proficuo, ad esempio, favorire gli allevamenti che garantiscono le migliori condizioni possibili per gli animali attraverso sovvenzioni e finanziamenti per le aziende che investono per garantire il benessere degli animali.

Attualmente la pratica di distruggere i pulcini maschi è permessa e sono ancora troppo poche le realtà virtuose che scelgono di non adottarla o promuovere aziende che non lo fanno. Tra queste, ad esempio, la grande distribuzione Coop che vende solo uova di allevamenti in cui non vengono triturati pulcini maschi.

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