In Francia il lockdown non vale per i cacciatori: si potrà sparare a cinghiali, cervi e conigli

Nonostante il lockdown in Francia, i cacciatori potranno sparare per evitare la proliferazione di cinghiali o cervi

Nonostante il lockdown in Francia, i cacciatori potranno sparare per evitare la proliferazione di cinghiali o cervi ‘responsabili di danni significativi alle colture’.

A stabilirlo è la Segretaria di Stato per la Biodiversità che prevede appunto delle deroghe all’iniziale stop alla caccia.

Ultimamente la Francia appare confusa. Prima la questione pesticidi, prima li vieta, poi li riammette, poi salva le api e poi no. Adesso, anche sul piano della caccia il quadro non è molto diverso.

Come sappiamo, il paese di Macron è in lockdown per via del coronavirus. Il 29 ottobre, tra le altre cose, erano state sospese tutte le forme di caccia fino al primo dicembre. Ad annunciarlo era stato Willy Schraen presidente della Federazione francese della caccia su Facebook:

Ma già il 30, dopo neanche un giorno, lo scenario era già cambiato. Lo stesso Schraen scriveva che i dipartimenti della caccia si sarebbero riuniti per prendere in considerazione le deroghe per caccia collettiva o individuale delle specie che possono causare danni alle colture.

Adesso arriva la conferma ufficiale: Si potranno quindi organizzare cacce, sotto il controllo dei prefetti, per “evitare un aumento dei danni arrecati a raccolti, foreste e proprietà da una proliferazione di grandi popolazioni di selvaggina”, spiega la Segretaria di Stato Bérangère Abba in una dichiarazione. “È solo per questo scopo e su richiesta dell’autorità amministrativa che le azioni di caccia possono svolgersi nelle prossime settimane”.

Tutte le decisioni passeranno quindi dai prefetti, ma nel mirino ci saranno cinghiali e caprioli, ma anche cervi, conigli, lepri, fagiani e piccioni. Le consultazioni locali permetteranno di “specificare le condizioni igienico-sanitarie e le restrizioni da osservare durante queste eccezionali azioni di caccia”, chiosa il Segretario di Stato.

Fonte: France Info/BFMTV

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