Cimici da letto: ti spiego cosa hanno a che fare con gravi intossicazioni (e persino la morte da avvelenamento)

I centri antiveleni francesi hanno trattato 1.056 casi di esposizione a prodotti per il controllo delle cimici da letto tra il 2007 e il 2021, incluso un avvelenamento che ha provocato la morte di un bambino. L'Agenzia nazionale per la sicurezza sanitaria (Anses) lancia l’allarme e raccomanda di privilegiare mezzi non chimici

La cimice dei letti (Cimex lectularius) potrebbe essere diventata fonte di nuove preoccupazioni. Comune fino agli anni ’50, era praticamente scomparsa per poi ricomparire a cavallo del millennio a causa dello sviluppo del turismo e del commercio internazionale, ma anche della messa al bando dei più potenti insetticidi, con effetti deleteri sull’ambiente, che sono stati sostituiti da molecole meno efficaci.

Risultato? Secondo stime d’Oltralpe, il 7% dei francesi è stato colpito dalle cimici dei letti tra il 2016 e il 2020. Eppure, questi insetti sono particolarmente discreti. Misurando solo pochi millimetri, odiano la luce e attaccano di notte.

Durante il primo mese di contaminazione è difficile rilevarne la presenza, spesso sui materassi, ma l’intruso finisce per rovinare il sonno delle sue vittime, provocando stress e insonnia. Capace di resistere alla privazione alimentare (fino a due anni), sembra indistruttibile e prolifera velocemente (una femmina depone da 5 a 15 uova al giorno): un’infestazione rilevata troppo tardi, e per liberarsene occorrono mesi di lotta, con grande spesa di esso.

Cosa sono le cimici da letto

Della famiglia Cimicidae, la cimice dei letti (Cimex lectularius Latreille) è una specie di insetto ectoparassita emotofago. Anche dette “cimici del materasso”, sono dei piccoli insetti succhiatori di sangue, che tendono a vivere nelle stanze da letto e a pungere nottetempo, perché attratte dal calore che si crea nelle camere durante la notte e dall’anidride carbonica esalata da coloro che vi soggiornano.

Quando adulte, sono grosse quanto una lenticchia o un seme di mela. Ovali e piatte, sono lunghe più o meno 5 millimetri e hanno una colorazione rosso-marrone. Nel corso della vita (di circa 9 mesi), le femmine possono deporre anche 500 uova, ognuna di circa un millimetro, rivestite da una sostanza appiccicosa e biancastra o quasi trasparente.

Quando si schiudono le uova, le piccole cimici raggiungono lo stadio adulto in circa sei settimane, dopo 5 stadi diventano ninfali e man mano che crescono assumono un color ambra o ruggine sempre più scuro.

Come sbarazzarsi delle cimici da letto, no all’uso eccessivo degli insetticidi

Stando a quanto riportato dalla rivista francese Que Choisir, la stragrande maggioranza delle persone di solito cerca di sbarazzarsi delle cimici dei letti con prodotti commerciali. Nel 2020 ne sono stati testati una quindicina, di vario tipo: trappole e repellenti; fumigatori; spray e aerosol e diversi si sono dimostrati completamente inefficaci.

Da qui la “tentazione” di ricorrere a prodotti più potenti, cosa non priva di pericoli. L’Agenzia nazionale per la sicurezza sanitaria francese (ANSES) sta allertando i consumatori sul numero di avvelenamenti causati dalle sostanze chimiche utilizzate per combattere questi parassiti.

Aumentati dal 2010, con una forte accelerazione dopo il 2016 (prima di un calo nel 2020 e 2021 dovuto alla riduzione degli spostamenti), a questi prodotti sono state esposte 1.056 persone, tre quarti delle quali hanno presentato sintomi come:

  • disturbi respiratori
  • tosse
  • dolore o irritazione orofaringea
  • prurito
  • mal di testa
  • vertigini
  • rari casi di intossicazioni gravi

L’agenzia riferisce che i prodotti a cui sono state esposte le persone che hanno contattato un centro antiveleni sono stati principalmente insetticidi della famiglia del piretro o dei piretroidi (53,5%). L’uso massiccio e manifestamente superiore a quello raccomandato e l’uso ripetuto è stato segnalato nel 10,8% dei casi e l’uso di sostanze vietate per questo uso è stato rilevato nel 4,2% dei casi. Si trattava di sostanze importate dall’estero, molte anche acquistate su Internet.

La metà delle esposizioni si è verificata al momento dell’applicazione del prodotto e il 39% al rientro nei locali trattati (nel 10% dei casi il tipo di esposizione era indeterminato).

Per evitare i pericoli, ANSES raccomanda di limitare l’applicazione di prodotti chimici da soli e di privilegiare magari l’aiuto di professionisti e, in questo caso, rispettare il tempo limite per il rientro in casa.

QUI vi spieghiamo come riconoscere ed evitare infestazioni di cimici da letto: Cimici da letto: come riconoscerle, rimedi per le punture e come evitare le infestazioni

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Fonte: Que Choisir

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