Vittoria! Chiude per sempre lo storico allevamento di visoni di Scorzè, per il Covid mutato e la pressione degli attivisti

Dopo le pressioni da parte delle associazioni animaliste e delle restrizioni legate alla pandemia, ha chiuso lo storico allevamento di visoni di Scorzé.

L’era degli allevamenti di visoni sta per volgere al termine in Italia. Anche lo storico stabilimento di Scorzè, in provincia di Verona, ha chiuso i battenti. Dopo questa chiusura, nel nostro Paese restano aperti altri sette allevamenti di visoni, la cui attività è però sospesa fino a febbraio per via dell’ordinanza del Ministero della Salute firmata lo scorso novembre.

L’allevamento veronese ha ufficializzato la sua chiusura, provocata dalle continue pressioni da parte delle associazioni animaliste e delle restrizioni legate al rischio di diffusione di SARS-CoV-2. A Capralba, nel Cremonese, qualche settimana fa è avvenuto un vero e proprio sterminio di migliaia di visoni, dopo che alcuni esemplari sono risultati positivi al Covid-19. A filmare con un drone le scene agghiaccianti nel più grande allevamento di visoni d’Italia è stata l’associazione Essere Animali. Come avvenuto in Danimarca, i visoni sono stati uccisi in una camera a gas e gettati come se fossero rifiuti.

La stessa associazione, che da tempo si batte per la chiusura di luoghi di tortura per animali indifesi, lo scorso mese affisso a Scorzè decine di manifesti per informare i cittadini sulle problematiche etiche e sanitarie legate agli allevamenti di visoni. Questa è solo una delle più recenti iniziative della campagna Visoni Liberi, con cui da anni gli animalisti chiedono al Governo l’introduzione di un divieto di allevamento di animali per la produzione di pellicce, luoghi di tortura e violenze per animali indifesi.

“L’unica strada per salvare i visoni è un divieto totale di allevamento. – spiega l’associazione Essere Animali – Da anni chiediamo che le gabbie in cui i visoni vivono rinchiusi, con ferite e comportamenti stereotipati, come le nostre investigazioni hanno ampiamente documentato, devono restare vuote per sempre, così come le terribili camere a gas utilizzate per uccidere i visoni. Sapere che un altro allevamento è stato chiuso per sempre dopo anni di campagna è un buon passo verso quella strada. E noi continueremo a percorrerla fino alla fine.”

Purtroppo, però, gli ultimi 400 visoni rimasti rinchiusi nell’allevamento di Scorzé, che poteva contenere fino a 13000 animali, sono stati uccisi. “Un fatto tristissimo, ma inevitabile, in quanto con l’emergenza coronavirus e l’ordinanza del Ministro i visoni non possono nemmeno essere movimentati fuori dall’allevamento” chiarisce l’associazione Essere Animali.

L’unica strada percorribile per tutelare gli animali e la nostra salute è la chiusura definitiva degli allevamenti di visoni e non solo. Ci auguriamo che presto gli altri stabilimenti seguano l’esempio dell’azienda di Scorzé per mettere fine allo sfruttamento di esseri indifesi in nome della moda.

Fonte: Essere Animali 

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