Disperso Wilson, il cane eroe che aveva contribuito a ritrovare i 4 fratellini nella foresta amazzonica

Wilson, un cane pastore belga, era coinvolto nelle ricerche dei quattro bambini dispersi nella foresta amazzonica. Tuttavia si sono perse le sue tracce

Vi abbiamo raccontato della bellissima notizia dei quattro bambini sopravvissuti da soli nella foresta amazzonica in Colombia dopo un incidente aereo. I piccoli risultavano dispersi da circa 40 giorni, mentre il pilota, il leader Uitoto dell’Organizzazione Nazionale dei Popoli dell’Amazzonia Colombiana (OPIAC) e la madre dei 4 bambini erano stati ritrovati deceduti.

Tuttavia, il ritrovamento nei dintorni di resti di frutta mangiata aveva fatto ben sperare e le forze militari e indigene del sud del Paese non avevano fatto altro che cercarli. Quando ormai le speranze sembravano sempre più flebili, finalmente il ritrovamento. I quattro fratelli di 13, 9, 4 e 1 anno erano provati, ma stavano bene.

C’è però chi ancora manca all’appello. Chi, tra gli altri, ha contribuito a salvarli. Stiamo parlando di Wilson, un cane pastore belga di circa sei anni, uno dei quattro zampe impiegati nelle ricerche delle persone scomparse dell’Operazione Esperanza.

Il cane ha dato un grande supporto ai soccorritori

Il suo, come quello degli altri pelosi, è stato un aiuto fondamentale visto il terreno vastissimo in cui centinaia di uomini hanno concentrato le loro ricerche. La giungla aveva una vegetazione fittissima, con una visibilità di circa 20 metri. Il buio è pressoché perenne visti i pochissimi raggi di luce che riescono a trovare qualche spiraglio tra le foglie e gli alberi.

Di qui risultava indispensabile avere il supporto dei loro fiuti e infatti proprio Wilson ha trovato il biberon di Cristín, la più piccola dei quattro, in mezzo alla vegetazione. Grazie a quel biberon si è poi risaliti al luogo in cui c’erano i resti dell’aereo precipitato.

Ma il suo compito non è certo finito qui. Il pastore belga ha continuato a cercare e ha trovato altri indizi tra cui i resti di frutta morsicata di cui abbiamo parlato sopra, rifugi improvvisati, scarpe da tennis, asciugamani e vestiti che i bambini – in una sorta di favola di Pollicino nella realtà – lasciavano apposta nella speranza di ritrovarli.

Wilson è rimasto per un po’ anche con i fratelli dispersi

Poi però il dramma nel dramma. Mercoledì 7 giugno Wilson è stato liberato in una delle zone delle ricerche, ma di lui si sono perse le tracce. Uno dei suoi conduttori ha raccontato di aver chiesto, attraverso la radio con cui comunicavano, di poter usare un dardo tranquillizzante in modo che il cane potesse stare fermo, ma non sono stati autorizzati a farlo.

Già tre settimane fa Wilson era scomparso per diverse ore, ma poi era tornato, fortemente disidratato e con piccole ferite. Dopo essere rimasto per alcuni giorni sotto osservazione di un veterinario della base di San José del Guaviare, era stato dimesso ed era tornato alle sue mansioni.

Infine la nuova sparizione. La più grande dei quattro bambini, la tredicenne Lesly, ha confermato che il cane è rimasto con loro per un po’. Potrebbe essere stato proprio lui a condurli in salvo o quanto meno a proteggerli e dar loro speranza.

I soldati non lo lasceranno indietro: continueranno a cercarlo

Non si sa poi cosa sia successo a Wilson. Tre giorni dopo il suo allontanamento è stato visto a 100 metri di distanza, ma poi è scappato di nuovo. Un comportamento molto strano per un cane addestrato a non allontanarsi mai dal suo conduttore.

Una delle ipotesi è che il pastore belga abbia perso l’orientamento a causa della complessità del terreno, dell’umidità e delle piogge battenti. Potrebbe essere inoltre stato intimidito da alligatori, giaguari, pantere e anaconda che popolano la foresta che potrebbero averlo indotto a cambiare il suo comportamento.

Ciò che è certo è che l’esercito colombiano non lascerà indietro Wilson. Se è vero che le ricerche per trovare i quattro fratelli sono terminate, non lo sono quelle per ritrovare il cane. I soldati hanno promesso, anche attraverso vari post su Twitter, che continueranno le loro operazioni per ritrovarlo e non si daranno per vinti finché non lo troveranno. Nella speranza che anche la sua vicenda possa avere un lieto fine.

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