Ecco perché il tuo cane ha quell’espressione irresistibile, scienziati svelano cosa c’è dietro i suoi “occhioni dolci”

Non si tratta solamente di un tenero modo di osservarti per ottenere ciò che vuole, quell'espressione così dolce che ti conquista in niente, facendoti sentire anche un poco in colpa, è un fatto di anatomia e di evoluzione dell'animale, come dimostrano gli esperti

Se anche tu non sai dire di no davanti a quegli occhioni profondi e dolcissimi che ti guardano intenerendoti, allora non preoccuparti perché non sei l’unico. Quell’espressione la conoscono tutti i proprietari di cani e se ti stai chiedendo il perché, beh bisogna tener presente l’evoluzione dell’animale e la sua anatomia che ci spiega come mai il tuo amico a quattro zampe sia in grado di conquistarti con un solo sguardo, o poco più. 

A rivelarlo è una recente ricerca condotta da un team di esperti della Duquesne University, guidati dalla professoressa Dr. Anne Burrows, che già negli anni precedenti aveva indagato sull’anatomia facciale dei cani, pubblicando uno studio a riguardo. (Leggi anche: Se non riesci a resistere agli occhioni da cuccioli dei cani, la scienza ti ha appena rivelato perché)

I ricercatori si sono soffermati sullo studio delle fibre muscolari che danno origine alle espressioni facciali, sia in noi umani, che nei cani e nei lupi. Sono infatti i filamenti proteici di miosina a generare le contrazioni del volto. In tutte e tre le specie queste sono “a contrazione veloce”, ma mentre noi non non riusciamo a mantenere l’espressione a lungo, i cani – più che i lupi – sono in grado di comunicare più velocemente con gli esseri umani, avendo una maggiore mobilità facciale.

Per oltre 33.000 anni, i cani ed i lupi sono stati addomesticati ed i loro muscoli si sono evoluti e perfezionati nel tempo sulla base della volontà del genere umano, sebbene alle origini le due specie divergessero nettamente. Nel corso della loro evoluzione, i lupi hanno tuttavia conservato delle fibre muscolari con dei movimenti più lenti, indispensabili per sopperire ad esigenze comunicative come l’ululare. 

La ricerca, presentata in questi giorni al convegno di Experimental Biology del meeting annuale della American Association for Anatomy, intende approfondire l’interazione uomo-cane e, sempre dal punto di vista anatomico, scoprire altre importanti differenza tra cani e lupi.

Fonte: AAA

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