Globicefali massacrati esposti davanti una chiesa delle Isole Fær Øer come “dono di Dio”

Nelle Isole Fær Øer la carne degli esemplari massacrati viene offerta alla comunità come "dono di Dio", ma poi rivenduta. Una "tradizione" di sangue che ha vari retroscena opachi, ma che resta un orrore indescrivibile e da abolire quanto prima

Globicefali arpionati, accoltellati ripetutamente in un mare che si tinge di un rosso scarlatto, sventrati e consegnati alle autorità religiose come dono di Dio. È questo l’ultimo raccapricciante spettacolo a cui hanno assistito i difensori dei diritti degli animali intenti a documentare l’orrore della Grindadráp sulle Isole Fær Øer.

Davanti l’ingresso di una chiesa giacciono i corpi delle creature trucidate durante la mattanza che ogni anno da maggio a settembre si ripete lungo le coste danesi. Sono considerate offerte ricevute dal Signore, un raccolto che si distingue da altre coltivazioni per brutalità e sangue versato.

Non è solo il messaggio lanciato a sconvolgere gli attivisti, ma anche il business che si nasconde dietro questi doni. I faroesi considerano la Grindadráp parte delle loro usanze, un evento che coinvolge l’intera comunità, anche i bambini, ed è alla comunità che la carne dei globicefali ammazzati deve ritornare.

Isole Faroe mattanza

@Captain Paul Watson Foundation UK – Faroe Islands Campaign/Facebook

Lo racconta la Captain Paul Watson Foundation UK, il nuovo nome scelto da Sea Shepherd UK, che spiega come la carne dei globicefali venga donata alla popolazione senza alcun compenso.

Dopotutto, i doni dall’alto meritano rispetto. Ovviamente non possono essere venduti, sarebbe immorale.. un dono di Dio… inestimabile, non è così?” scrive l’associazione.

In realtà, però, una volta ritirata la propria razione gratuita, “offerta dalla casa”, la carne viene rimessa in vendita senza troppe domande.

Viene pesata, etichettata, prezzata, dotata di codice a barre, avvolta in pellicola termoretraibile e può essere acquistata da chiunque nel supermercato locale. Quindi sì, esiste una tariffa corrente per il dono di Dio e ammonta a 300 corone danesi (40 euro) al chilo” conclude la Captain Paul Watson Foundation UK.

Tradizione o business? E poi, siamo davvero sicuri che sia proprio questo il volere di Dio? Far sterminare i globicefali da danesi adulti e giovanissimi e insegnare alle nuove generazioni a praticare atrocità? Religione a parte, la Grindadráp è quanto di più sconcertante e disumano si verifichi sulle Fær Øer.

Ogni anno vengono massacrati circa 1000 esemplari. Nemmeno le femmine incinte vengono risparmiate. I corpi delle madri e dei cuccioli nel loro ventre vengono lacerati esattamente come quelli degli altri loro simili. Malgrado le denunce da parte di associazioni, questa agghiacciante pratica continua ad avere luogo.

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Fonte: Captain Paul Watson Foundation UK – Faroe Islands Campaign/Facebook

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