Bentornato ibis eremita! Dopo le due covate estive, l’uccello migratore vola nuovamente verso i nostri cieli

L'ibis eremita è tornato a migrare verso la nostra Italia dove due piccoli sono venuti al mondo sul territorio. Tanti gli esemplari che hanno già raggiunto l'area di svernamento comune, tutti monitorati dagli esperti

L’ibis eremita, Geronticus eremita, è un uccello simbolo dell’avifauna minacciata di estinzione in tutto il mondo. Dopo 400 anni questa particolarissima specie appartenente alla famiglia dei Treschiornitidi è tornata a migrare verso i cieli dell’Europa e in estate due pulcini sono venuti al mondo nel nostro Paese. 

Baronett e Sole sono i nomi dei piccoli nati da due coppie in Friuli e in Toscana. Da tempo l’ibis eremita aveva provato a riprodursi in Italia, ma non vi era stato verso. Adesso i giovanissimi ibis hanno spiccato il volo.

Lo aveva comunicato il secondo progetto per la tutela e conservazione della specie LIFE 20 Ibis eremita, che segue le popolazioni europee per renderle autosufficienti entro il 2028.

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L’ibis eremita è un uccello migratorio originario del continente europeo e, nello specifico, dell’Europa centrale. È caratterizzato da un becco ricurvo, un piumaggio nero e verde iridescente, una testa calva rossa (piumata nei giovani) contornata da piume lunghe.

Popolava le regioni europee fino al Seicento quando è scomparso perché decimato dai cacciatori. Nel 2019 tre colonie riproduttive sono state registrate nelle Alpi con un totale di 142 esemplari, che svernano in Toscana in un territorio comune.

Grazie agli sforzi di protezione e al rilascio in natura di giovani ibis, si stima che entro il 2028 260 ibis eremiti migreranno tra le catene montuose settentrionali delle Alpi e la Toscana.

Già da un po’ diversi ibis eremiti seguiti dagli esperti sono tornati nell’area di svernamento di Orbetello. Vi sono Maria, Paride, Kenai, Bonaparte e Tatonka giunti da Rosegg, Holly e Marco dal nord delle Alpi. Rivederli è una gioia immensa.

Tutti gli ibis sono monitorati grazie a tag GPS, agli anelli di identificazione e alla combinazione dei colori. Questo permette agli studiosi coinvolti nel progetto di riconoscerli, gestire la popolazione e aggiornare il sistema dati nel caso di nuove comparse.

In caso di avvistamento di un ibis eremita, è importante fotografare l’animale e segnalarlo a info@waldrapp.eu.

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Fonti: Bentornato ibis/Facebook – waldrapp

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