Meno cadmio cancerogeno nei fertilizzanti dal 2022 con il nuovo regolamento europeo

Approvato il nuovo regolamento europeo sui fertilizzanti: tra le novità, nuovi limiti massimi di cadmio consentiti nei concimi

È stato approvato il nuovo regolamento europeo sui fertilizzanti, il cui l’obiettivo è quello di offrire regole uniche e attente alle tematiche ambientali. Tra le principali novità, nuovi limiti massimi consentiti per il cadmio nei fertilizzanti, metallo pesante valutato come tossico e cancerogenom ma dal 2022.

Meno cadmio all’interno dei fertilizzanti

Il nuovo regolamento europeo sui fertilizzanti entrerà in vigore a metà del 2022 e ha lo scopo di armonizzare l’attuale normativa. Approvato dopo un lungo percorso che ha visto protagonista Federchimica-Assofertilizzanti, la normativa introduce diverse novità: si abbassa il limite di cadmio consentito nei fertilizzanti, ad esempio,  portato a 60 milligrammi per chilo.

Il cadmio è un metallo nefrotossico e cancerogeno per l’uomo e spesso ne viene rilevata la presenza all’interno dei prodotti agricoli destinati all’alimentazione umana, come insalata, pomodori o patate. Da tempo la Commissione europea aveva proposto di abbassare il livello di questo metallo nei fertilizzanto, portandolo prima a 60 mg/kg e successivamente a 40 mg/kg e a 20 mg/kg.

Secondo la Commissione, ridurre gradualmente la quatità di cadmio nei fertilizzanti è l’unico modo per ridurne la presenza nel suolo, dove questo metallo ha dimostrato di persistere per lunghissimi periodi di tempo.

Le novità introdotte dalla nuova normativa sui concimi

Oltre al cadmio, il regolamento disciplina i limiti massimi di altri metalli pesanti che presentano tossicità per l’uomo e per l’ambiente come Arsenico, Cromo, Piombo, Nickel e Mercurio. I metalli pesanti si accumulano nel suolo, nell’acqua, e negli organismi viventi compreso l’uomo, in cui provocano tossicità acuta e cronica a diversi organi.

Inoltre, si allarga lo spettro dei fertilizzanti disciplinati, aprendo le porte alla libera circolazione di concimi organo-minerali e dei biostimolanti, prodotti che prima non potevano essere inclusi tra quelli CE. I nuovi concimi si affiancheranno a quelli organici e inorganici già utilizzati. Particolarmente interessanti sono i biostimolanti, composti in grado di aiutare le piante ad assimilare i nutrienti in modo più efficiente e ad aumentare la resistenza delle piante allo stress. L’utilizzo di biostimolanti in agricoltura, potrebbe ridurre l’uso dei fertilizzanti fino al 30%.

Altra novità del regolamento è l’introduzione dell’economia circolare nel settore dei concimi. Dagli scarti di produzione di alcune industrie, dai reflui urbani o dal recupero dei rifiuti organici si potranno estrarre sostanze per produrre fertilizzanti da utilizzare nelle coltivazioni. In questo modo molti rifiuti diventeranno una risorsa, per un’agricoltura più rispettosa dell’ambiente.

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Tatiana Maselli

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