La Pecora elettrica torna a vivere. Il nuovo spazio culturale sarà gestito dalla Regione Lazio

Dopo l'estate riaprirà in gestione alla Regione Lazio la Pecora Elettrica, la libreria indipendente a Roma, incendiata per ben due volte

Dopo l’estate riaprirà in gestione alla Regione Lazio la Pecora Elettrica, la libreria indipendente a Roma, incendiata per ben due volte

Era stata incendiata due volte e tutto il quartiere si era mobilitato a sostegno di questa libreria indipendente nella periferia romana che era diventata un vero e proprio centro culturale catalizzatore di socialità e punto di riferimento per Centocelle. Troppo scomoda per “qualcuno” e così condannata ad ardere anche il giorno prima della riapertura prevista per il 6 novembre, dopo che si era rialzata e rimessa in piedi a seguito del primo rogo avvenuto il 25 aprile 2019.  Ora la Pecora Elettrica, un po’ come la fenice, rinasce in altra forma,  grazie all’intervento della Regione Lazio.

Gli ex gestori del locale, Alessandra Artusi e Danilo Ruggeri che erano riusciti nell’impresa di trasformare questo spazio in un luogo di incontri, aggregazione e dibattiti, hanno già comunicato che non faranno parte del progetto. A gestire “la rinascita” su volere di Nicola Zingaretti, la società regionale Laziocrea che promette di far continuare a vivere quegli spazi accompagnando alla libreria anche spazio coworking, caffetteria, sala spettacoli e conferenze, chiedendo il coinvolgimento attivo delle associazioni del territorio per l’organizzazione e i progetti. Anche quello di Alessandra e Danilo, che però, hanno già declinato l’invito direttamente dalla pagina facebook della Pecora Elettrica:

“Non potevamo accettare il vuoto lasciato dalla Pecora Elettrica – ha commentato Zingaretti – Dopo la serie di attacchi violenti alla libreria e ad altri esercizi commerciali a Centocelle, abbiamo destinato risorse ( circa un milione di euro, ndr), a locali vittime di minacce da parte della criminalità e siamo stati i primi in Italia a farlo. Ora aprirà un nuovo spazio sociale e culturale proprio dove si trovava la libreria. Oggi ancora più di prima, dopo la tempesta coronavirus e il rischio di nuove solitudini e povertà, Roma ha bisogno di ripartire con nuove energie, spazi sociali e culturali”.

Ad oggi ancora non si conoscono i responsabili degli incendi che, tra l’altro avevano coinvolto con le stesse modalità anche altre due realtà vicine alla Pecora Elettrica, la Pinseria Cento55 e il Baraka bistrot, ma dopo gli attacchi la reazione dei cittadini del quartiere, scesi più volte in piazza,  era stata di dura condanna alla criminalità organizzata- “Combatti la paura, difendi il quartiere” era il grido di protesta che non è riuscito però a far ripartire Danilo e Alessandra che avevano comunicato a tutti con gran rammarico di fermarsi lì. Lasciando un grande vuoto che speriamo sia davvero la volta buona per riempirlo davvero, per far vincere sul serio la legalità, quella vera, genuina, senza giochi di potere. Centocelle e Roma tutta ne hanno estremamente bisogno.

Fonti: La Repubblica /

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