Siccità: è allarme in quasi tutta l’Europa. Danubio e Po i fiumi più colpiti

La siccità ha colpito gravemente quasi tutta l'Europa e a dimostrarlo sono gli ultimi dati dell'Osservatorio europeo sulla siccità. Lungo i bacini idrografici Po e Danubio la situazione è critica già da mesi dopo circa 100 giorni di totale assenza di precipitazioni

Non siamo nemmeno all’inizio dell’estate eppure in questa primavera con pochissime, se non quasi assenti, piogge la siccità si fa sentire e vedere chiaramente. Nel continente europeo è Copernicus a lanciare l’allarme con dati alla mano ed immagini satellitari. (Leggi anche:La drammatica siccità del Po vista dai satelliti (nonostante le piogge degli ultimi giorni))

Dall’ultimo report dell’Osservatorio europeo sulla siccità (EDO) dell’Unione europea emerge infatti una mancanza persistente di precipitazioni da dicembre 2021 nelle Alpi meridionali e dai primi mesi del 2022 nell’Europa orientale.

In queste regioni le coltivazioni sono a rischio e le condizioni del suolo sembrano essere quelle di un agosto inoltrato. I terreni sono più aridi della norma e la situazione non pare migliorare a seguito delle piogge che si sono riversate nello Stivale negli ultimi giorni. Le precipitazioni non sono infatti abbastanza per sopperire alla grande siccità che sta mettendo in ginocchio il nostro Paese e le nostre attività.

Da Nord a Sud agricoltori e allevatori versano in drammatiche condizioni. Tuttavia è il Po a risentire di più della grande siccità che l’Italia sta vivendo. Dall’inizio dell’anno fino alla metà di aprile il deficit pluviometrico è stato mediamente del 70-80%.

Lo stesso per il Danubio che ha raggiunto a stento il livello minimo nella capitale ungherese Budapest. In Ungheria, Romania, Ucraina e Italia la siccità idrologica e agricola hanno toccato il picco nel mese di marzo.

A preoccupare sono anche le scarsissime precipitazioni nevose con un deficit del -61% rispetto alla media registrata nell’arco temporale 2009-2021. Queste condizioni non fanno che aumentare la probabilità di siccità idrologica nei mesi a venire.

Il report evidenzia anche il calo della produzione di energia idroelettrica in Italia. Negli anni 1970-2019 la capacità dei serbatoi d’acqua del nostro Paese ammontava al 27.5%, valore considerato come minimo storico. Da settembre 2021 tale percentuale è scesa ancora toccando il 27.2%.

Fonte: Drought in Europe April 2022 – Copernicus

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