Nucleare: nuovo incidente di livello 1 alla centrale di Flamanville

Fughe radioattive in Francia, ancora una volta. Dopo l'incidente di Marcoulle, quello della centrale di Fessenheim e l'incendio della centrale di Tricastin, anche a Flamanville, sede tra l'altro del cantiere per la costruzione del reattore di terza generazione dell'EPR , per quasi 6 ore, dalle 23.15 di ieri sera alle 05.00 di questa mattina, c'è stata una fuga radioattiva all'interno del reattore 1 della sua centrale, causata da un incidente di manutenzione.

Fughe radioattive in Francia, ancora una volta. Dopo , e l’incendio , anche a Flamanville, sede tra l’altro del cantiere per la costruzione del reattore di terza generazione dell’EPR , per quasi 6 ore, dalle 23.15 di ieri sera alle 05.00 di questa mattina, c’è stata una fuga radioattiva all’interno del reattore 1 della sua centrale, causata da un incidente di manutenzione.

Lo ha annunciato oggi l’Autorité de sûreté nucléaire (ASN), che ha provvisoriamente classificato questo avvenimento al livello 1 sulla scala Ines, che va da 1 (anomalia) a 7 (incidente grave). “La ASN è stata informata questa mattina da parte di EDF di una perdita che si è verificato su una linea ausiliaria del circuito primario del reattore n ° 1 di Flamanville Mercoledì alle 23:15. La perdita è stata arrestata alle 5:00 di Giovedi“, si legge in un comunicato ufficiale della ASN.

Al momento dell’incidente il reattore era chiuso per manutenzione, con i lavori iniziati dalla fine di luglio, ed era nella fase finale del riavvio. Ma la perdita ha obbligato gli operatori a seguire le linee guida e iniziare l’arresto a freddo, diminuendo rapidamente la pressione e la temperatura dell’acqua. La ASN subito rassicura su eventuali rischi: il personale Edf presente durante le operazioni è stato subito evacuato, mentre nessun locale della struttura è stato contaminato.

Questo evento non ha avuto alcun impatto sul personale e sull’ambiente. Il piano di emergenza interno non è stato attivato“, conclude l’Autorità, che sta provvedendo a effettuare un’ispezione della centrale. Ora sì che i cugini d’Oltralpe potranno dormire sogni tranquilli, mentre noi italiani, che abbiamo preso una decisione chiara e forte sul nucleare, continuiamo a non farci sentire, anche se avremmo il diritto di chiedere ai francesi cosa stanno facendo e in quali condizioni.

Roberta Ragni

Leggi anche:

Nucleare: ecco le centrali europee poco sicure che dovrebbero chiudere

Nucleare: in Francia servono 10 miliardi di euro per la messa in sicurezza. Ma nessuna delle sue centrali chiuderà

Come convertire le centrali nucleari dismesse?

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook