Scoperto come i manoscritti medievali collegavano le eclissi lunari e i vulcani con il cambiamento climatico

Osservando il cielo notturno, i monaci medievali registrarono inconsapevolmente alcune delle più grandi eruzioni vulcaniche della storia. Un altro modo, trovato dagli scienziati, per datare con precisione alcune delle più grandi eruzioni vulcaniche che il mondo abbia mai visto

Eclissi lunari, vulcani e cambiamento climatico, i manoscritti medievali celano qualcosa di davvero straordinario. Prima che gli esseri umani iniziassero a surriscaldare il pianeta bruciando combustibili fossili nel 19° secolo, la Terra aveva vissuto un periodo di raffreddamento diffuso lungo secoli, la cosiddetta Piccola era glaciale.

Gli scienziati ritengono che questo periodo di freddo possa essere stato innescato, in parte, anche da eruzioni vulcaniche, che avrebbero reso l’atmosfera più nebbiosa, bloccando parte della luce solare in arrivo. Le registrazioni di queste eruzioni sono scarse e gran parte della nostra conoscenza proviene dalle tracce lasciate nel ghiaccio polare e negli anelli degli alberi , che sono frammentarie e talvolta persino contraddittorie. Ma cosa c’entrano in tutto questo i medievali?

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In uno studio pubblicato su Nature un team internazionale di ricercatori guidato da Sébastien Guillet dell’Università di Ginevra ha trovato un altro modo per conoscere queste eruzioni storiche: studiando le descrizioni delle eclissi lunari proprio nei manoscritti medievali.

Lo studio

Sono stati necessari 5 anni agli studiosi perché esaminassero centinaia di annali e cronache provenienti da tutta Europa e dal Medio Oriente, alla ricerca di riferimenti alle eclissi lunari totali e alla loro colorazione. Delle 64 eclissi avvenute in Europa tra il 1100 e il 1300, i cronisti ne hanno documentate 51, riferendo che la Luna era eccezionalmente scura in cinque di questi casi.

Le eclissi lunari più buie si sono verificate tutte entro un anno circa dalle principali eruzioni vulcaniche – spiega dice Guillet. Dal momento che conosciamo i giorni esatti delle eclissi, le cronache medievali ci hanno permesso di restringere il campo sui momenti esatti nei quali sono avvenuti questi eventi.

Delle 15 eruzioni considerate nello studio, una in particolare avvenuta a metà del XIII secolo rivaleggia con quella del Tambora, avvenuta nel 1815 in Indonesia, l’eruzione vulcanica più potente mai registrata in epoca storica: la cenere ridusse drasticamente le temperature globali, tanto che il 1816 fu definito “anno senza estate“.

Migliorare la nostra conoscenza di questi eventi – conclude Guillet – è fondamentale per capire se e come il vulcanismo del passato abbia influenzato non solo il clima, ma anche la società durante il Medioevo.

eruzioni

©Nature – Revised chronology of explosive volcanism in the twelfth and thirteenth centuries

La polvere stratosferica delle grandi eruzioni vulcaniche, quindi, non era solo responsabile della “scomparsa” della luna, ma ha anche raffreddato le temperature estive limitando la luce solare che raggiunge la superficie terrestre. Questo a sua volta potrebbe aver portato alla rovina i raccolti agricoli.

Sappiamo da lavori precedenti che forti eruzioni tropicali possono indurre un raffreddamento globale dell’ordine di circa 1°C in pochi anni – ha affermato Markus Stoffel dell’Università di Ginevra, specialista nella conversione delle misurazioni degli anelli degli alberi in dati climatici, che co-progettato lo studio. Possono anche portare ad anomalie delle precipitazioni con siccità in un luogo e inondazioni in un altro.

Nonostante questi effetti, le persone all’epoca non avrebbero mai potuto immaginare che i raccolti scarsi o le insolite eclissi lunari avessero qualcosa a che fare con i vulcani: le eruzioni stesse erano tutte non documentate.

Sapevamo di queste eruzioni solo perché hanno lasciato tracce nel ghiaccio dell’Antartide e della Groenlandia – il coautore dello studio, Clive Oppenheimer del Dipartimento di geografia di Cambridge. Mettendo insieme le informazioni dalle carote di ghiaccio e le descrizioni dei testi medievali, ora possiamo fare stime migliori di quando e dove si sono verificate alcune delle più grandi eruzioni di questo periodo.

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Fonti: Nature / Università di Ginevra

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