Forse non lo sai, ma strappare il muschio può costarti caro

Con il Natale alle porte il muschio non manca solitamente mai nei presepi e negli addobbi delle festività, ma attenzione. Strapparlo dai boschi e dagli ambienti in cui cresce è una pessima idea, ecco perché

Abbellisce centrotavola autunnali e natalizi, donando un immancabile tocco di verde ai presepi della tradizione, ma pensaci bene prima di scegliere il muschio per le tue decorazioni. Strapparlo e raccoglierlo tra i boschi non è affatto una buona idea e ti spieghiamo il perché questa azione può costare molto caro a te e all’ambiente.

Quello che generalmente chiamiamo muschio, anche se ne esistono tantissime varietà, è un organismo vegetale e non un parassita e appartiene alla famiglia delle Briofite. Si sviluppa in zone umide, come nel sottobosco, crescendo sulle cortecce degli alberi, sulle rocce e creando un soffice tappeto verde.

Il muschio svolge una funzione vitale per il suo habitat. Favorisce infatti la germinazione dei semi, protegge il terreno naturalmente nei periodi in cui le precipitazioni sono abbondanti, trattenendo l’acqua piovana e l’umidità dell’aria. Quest’organismo è inoltre un bioindicatore, indica ciò che l’ambiente in cui si trova è in salute.

Strapparlo significa dunque saccheggiare il bosco e la sua rigogliosa natura. Questo vale anche in estate, quando il muschio sembra secco e ormai senza vita, ma non è così. Come riporta la Gazzetta Ufficiale, la raccolta del muschio comune “può essere attuata nei limiti e con le modalità di cui all’Art. 63 della legge forestale e delle successive disposizioni attuative della giunta regionale”.

Ogni Regione stabilisce i limiti della raccolta dei prodotti del bosco, limiti che però vengono troppo spesso selvaggiamente oltrepassati. Non tutte le specie di muschio possono essere infatti raccolte legalmente, alcune sono specie protette.

In Valle d’Aosta, ad esempio, “chiunque raccolga o danneggi le specie di flora spontanea autoctona e le specie di felci, muschi e licheni incluse nell’allegato A è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma di denaro pari a euro 20 per ogni stelo fiorifero, fino a un massimo di euro 120”.

E ancora, sempre nei confini della Regione, “chiunque estirpi specie di flora spontanea autoctona o specie di felci, muschi e licheni incluse nell’allegato A è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma di denaro pari a euro 30 per ogni pianta, fino a un massimo di euro 180”. Nel Canton Ticino in Svizzera le multe sono molto più salate.

Confondere una specie è piuttosto semplice. Per questo invece di depredare e danneggiare la natura, riutilizza quello che hai in casa per creare delle decorazioni spettacolari. Queste sono alcune idee per ghirlande di Natale di grande effetto.

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Fonte: Sardegnaforeste/Gazzetta Ufficiale

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