Dove si trova la sequoia più grande del mondo? Ti presentiamo il “Generale Sherman”

Non è il più alto, ma senza dubbio è l’organismo vivente più grande del Pianeta: è il “Generale Sherman”, la sequoia più grande al mondo, che vigila sul Sequoia National Park, da almeno 2500 anni

È alto circa 84 metri e ha una circonferenza al suolo di più di 30 metri: è il “Generale Sherman”, la meravigliosa sequoia gigante (Sequoiadendron giganteum) più grande che potrete mai ammirare nel mondo e si trova nel Sequoia National Park, in California.

Non è l’albero più alto del globo (in questo caso il primato spetta attualmente alla Sequoia sempervirens, la “Hyperion”), ma è sicuramente il più grosso in termini di volume, e si può considerare il più grande organismo vivente del Pianeta per volume. Uno spettacolo da vedere almeno una volta nella vita.

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Una dimensione tale che, come altri alberi giganti, è spesso associato a leggende delle tribù native americane, che gli attribuiscono un significato spirituale e sacro.

Il suo volume è stato stimato in 1.487 metri cubi, mentre la massa è di circa 1.910 tonnellate e le stime dicono risalga a circa 2500-2700 anni fa. Ma niente paura: il Generale continua a crescere, aggiungendo circa 1 metro cubo di legno all’anno.

Ecco i numeri del Generale Sherman

  • Altezza: 83,8 metri
  • Circonferenza al suolo: 31,1 metri
  • Diametro massimo alla base: 11,1 metri
  • Diametro del ramo più grande: 2,8 metri
  • Diffusione media della corona: 32,5 metri

La protezione dagli incendi

Poche settimane fa, il General Sherman Tree fu una delle numerose sequoie giganti avvolte in un materiale protettivo di alluminio mentre un incendio causato da un fulmine bruciava lungo il pendio verso la Foresta Gigante. Mentre le sequoie giganti sono in grado di resistere al calore di incendi moderati grazie alla loro corteccia spessa e isolante, negli ultimi sei anni incendi sempre più gravi hanno danneggiato o ucciso molte grandi sequoie.

Pertanto, sono state prese ulteriori precauzioni per evitare che il fuoco bruciasse alla base degli alberi e innescasse cicatrici da fuoco vulnerabili – segni dei numerosi incendi precedenti a cui questi alberi sono sopravvissuti.

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Fonte: NPS

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