Gennaio 2020 è stato il più caldo di sempre. Battuto anche il record del 2016

Un solo mese nel 2020 e il mondo ha già stabilito un nuovo record per il caldo. Gennaio ha visto le temperature più alte di sempre in molte parti del mondo.

Già la scorsa estate la temperatura è stata la più alta di tutti i tempi in diverse zone della terra, un record che purtroppo non è certo da festeggiare. Il 2020 è partito con la stessa preoccupante tendenza che sembra ci accompagnerà in un nuovo anno dal caldo record.

Secondo i dati del Copernicus Climate Change Service (CCCS) dell’Unione Europea, il mese scorso la temperatura globale è stata più calda rispetto a qualsiasi gennaio precedente anche se quasi alla pari con gennaio 2016. Con 0,77 ° C in più rispetto alla media di gennaio 1981-2010, gennaio 2020 è stato solo un po’ più caldo di gennaio 2016, avendolo superandolo di 0,3 ° C.

Il 2016 detiene ancora il record come anno più caldo mai registrato grazie a una combinazione tra cambiamenti climatici e ciclo climatico El Niño. Il 2020, però, visto come è iniziato, promette di batterlo, ricordandoci ancora una volta quanto possa essere serio l’impatto dell’attività umana sul nostro pianeta.

Secondo il CCCS, la maggior parte dell’Europa ha vissuto un gennaio insolitamente caldo quest’anno, in particolare i paesi dell’est e del nord del continente. Alcune nazioni si sono trovate alle prese con temperature superiori della media di oltre 6 °C.

Anche le nazioni nordiche, note per i loro climi freddi, hanno avuto un gennaio insolitamente tiepido. La Norvegia ha vissuto il suo giorno di gennaio più caldo registrato all’inizio del mese, e più in generale il primo mese dell’anno è stato il secondo più caldo dal 1900 in tutto il paese. Nel frattempo, la Finlandia ha vissuto il suo gennaio più caldo dal 1961 mentre in Svezia, come osserva il CCCS, sia i pastori di renne che gli sciatori sono stati influenzati negativamente dal clima più caldo.

Temperature superiori alla media sono state rilevate in gran parte della Russia, diffondendosi in Asia per raggiungere il Giappone, parti della Cina orientale e parti del sud-est asiatico. La stessa situazione si è verificata sia in Antartide che nel Nuovo Galles del Sud in Australia, che è stato devastato da incendi senza precedenti negli ultimi mesi.

Si sono salvate dal caldo anomalo solo alcune parti dell’Europa meridionale, che hanno registrato al contrario temperature leggermente inferiori alla media, così come il bacino dei Carpazi e parti dell’arcipelago delle Svalbard.

Al di fuori dell’Europa, le temperature sono state al sotto della media del 1981-2010 in Alaska e in Canada nord-occidentale, nonché sull’Isola di Baffin e sull’Isola di Ellesmere.

Ci siamo accorti tutti del caldo anomalo anche nei primissimi giorni di febbraio quando a Torino sono stati sfiorati addirittura i 27°. Ci aspetta, inoltre, secondo alcuni scienziati, l’estate più calda degli ultimi 100 anni. Prepariamoci!

Fonte di riferimento: COPERNICUS ECMWF 

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