Intorno all’Isola di Pasqua nascerà uno dei più grandi parchi marini del mondo

Sentendo nominare l’Isola di Pasqua, non si può non pensare subito agli enormi moai, le misteriose e affascinanti statue a forma di testa che ne costellano pendii e promontori. Ben presto, però, la piccola isola del Pacifico potrebbe diventare famosa anche per qualcos’altro: il Cile progetta infatti di realizzarvi uno dei più grandi parchi marini del mondo, una riserva naturale protetta che interesserà un'area di 631 mila chilometri quadrati.

Sentendo nominare l’Isola di Pasqua, non si può non pensare subito agli enormi moai, le misteriose e affascinanti statue a forma di testa che ne costellano pendii e promontori. Ben presto, però, la piccola isola del Pacifico potrebbe diventare famosa anche per qualcos’altro: il Cile progetta infatti di realizzarvi uno dei più grandi parchi marini del mondo, una riserva naturale protetta che interesserà un’area di 631 mila chilometri quadrati.

La creazione di un’area protetta intorno alle coste dell’isola permetterà di tutelare al meglio la biodiversità marina, autorizzando le attività di pesca solo entro 50 metri dalla costa: tale limite permetterà di contrastare il fenomeno della pesca illegale e, nello stesso tempo, consentirà alla popolazione indigena dell’isola, che vive da sempre di piccola pesca, di preservare le proprie secolari tradizioni.

La creazione del parco è stata annunciata ufficialmente dalla Presidente cilena Michelle Bachelet nel corso della Conferenza annuale sulla protezione degli oceani e dovrà essere confermata da una consultazione ufficiale che si terrà tra la popolazione isolana.

mappa cile isola pasqua 00

Nel corso della Conferenza, la Presidente ha dichiarato che altre due isole cilene stanno studiando progetti di tutela delle acque che le circondano: in questo modo, il Paese andino potrebbe ben presto arrivare a proteggere oltre un milione di chilometri quadrati di Oceano, assumendo la leadership, a livello globale, nelle conservazione degli ecosistemi marini.

La scelta di trasformare in area protetta lo spazio circostante l’Isola di Pasqua è dettata soprattutto dalla volontà di arginare il diffuso fenomeno della pesca di frodo, che riguarda soprattutto i tonni e che reca gravissimi danni alla biodiversità marina.

Da anni sono attivi sistemi di monitoraggio, anche satellitare, delle acque dell’isola, ma le misure finora adottate non sono state sufficienti a scoraggiare chi pesca in modo illegale. La creazione di una riserva protetta permetterà di implementare tali attività di controllo e di avere più strumenti per contrastare eventuali violazioni.

Una volta creato, il parco marino dell’Isola di Pasqua sarà il terzo più vasto del mondo, preceduto soltanto da quello delle Isole Pitcairn, che si estende per oltre 800 mila chilometri quadrati nel Pacifico meridionale, e dalla riserva realizzata intorno alle Isole Chagos, nell’Oceano Indiano, che riguarda 640 chilometri quadrati (sia le Isole Pitcairn che le Isole Chagos sono territorio britannico).

Lisa Vagnozzi

Photo Credits Mappa

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