Il terremoto in Giappone ha ridotto il giorno terrestre di 1,8 microsecondi

Il devastante terremoto del 9° grado della scala Mercalli che ha colpito il Giappone e provocato lo tsunami che con un’onda alta 10 metri che ha spazzato via intere città nella regione di Myagi, a nord est dell’isola nipponica, ha spostato l’asse terrestre di 17 centimetri (e non di 10 come inizialmente ipotizzato dai risultati preliminari degli studi effettuati dall’INGV. Ma cosa significa?

Il devastante terremoto del 9° grado della scala Richter che ha colpito il Giappone e provocato lo tsunami, che con un’onda alta 10 metri ha spazzato via intere città nella regione di Myagi, a nord est dell’isola nipponica, ha spostato l’asse terrestre di 17 centimetri (e non di 10 come inizialmente ipotizzato dai risultati preliminari degli studi effettuati dall’INGV). Ma cosa significa?

Una nuova analisi condotta dagli scienziati della NASA’s Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California, avrebbe scoperto che il violentissimo sisma di venerdì avrebbe accelerato la rotazione della Terra, accorciando la lunghezza delle 24 ore del giorno di 1,8 microsecondi (un microsecondo è un milionesimo di secondo).

Cambiando la distribuzione della massa della Terra, il terremoto giapponese avrebbe portato la Terra a ruotare un po’ più veloce, accorciando la durata del giorno da circa 1,8 microsecondi“, ha detto il geofisico della Nasa Richard Gross in un’email a SPACE.com. In pratica per rendere l’idea lo scienziato ha esemplificato lo scenario con una pattinatrice che portando le braccia verso l’interno aumenta la velocità con cui ruota su sé stessa sul ghiaccio. Allo stesso modo più vicino è all’equatore il passaggio di massa, più si accelera la rotazione della Terra.

Un giorno è composto da 24 ore ovvero 86,4 mila secondi. Nel corso di un anno la sua lunghezza varia da circa un millisecondo – 1000 microsecondi – per via delle variazioni stagionali nella distribuzione di massa del piante, come lo spostamento delle correnti a getto. “Avendo sposato l’asse terrestre di circa 17 centimetri, il terremoto del Giappone ha, in pratica, leggermente modificato la rotazione della Terra su sé stessa, ma non ha causato uno spostamento dell’asse terrestre nello spazio, possibile solo mediante forze esterne come l’attrazione gravitazionale del Sole, della luna e dei pianeti”, spiega Gross.

Le continue scosse di assestamento che stanno continuando a far tremare il Giappone, però nonostante la minore intensità, potrebbero portare ad ulteriori modifiche sull’asse della Terra: “In teoria, tutto ciò che ridistribuisce la massa della Terra cambierà la rotazione terrestre”, ha concluso Gross. “Quindi in linea di massima le scosse minori20 quelle finora registrate – avranno anche un effetto sulla rotazione della Terra. Ma dal momento che le scosse sono più piccole, il loro effetto sarà minore“.

Questa non è la prima volta che un terremoto ha modificato la lunghezza del giorno terrestre: in passato altri importanti sismi hanno accorciato la durata del giorno. Il terremoto in Cile dello scorso anno, ad esempio di 8,8 di magnitudo ha accelerato la rotazione del pianeta e accorciato il giorno di 1,26 mircosecondi, mentre il sisma di Sumatra nel 2004 ha accorciato il giorno di ben 6,8 microsecondi.

Secondo l’USGS, il terremoto di venerdì è stato il più grande sisma mai registrato in Giappone ed è il quinto terremoto più grande del mondo degli ultimi 100 anni.

Simona Falasca

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