Il lato nascosto del riciclaggio della plastica? “Ci hanno ingannato per 50 anni”, nuovo studio scioccante

Secondo uno studio del Center for Climate Integrity, le aziende sarebbero a conoscenza da decenni che il riciclaggio non sarebbe mai stato fattibile, ma lo hanno promosso comunque. Ingannandoci

Avrebbero raggirato il pubblico per decenni e causato la crisi dei rifiuti di plastica: secondo un nuovo report, i produttori di plastica sanno infatti da oltre 30 anni che il riciclaggio non è una soluzione economicamente o tecnicamente fattibile nella gestione dei rifiuti. Ciononostante, avrebbero continuato a promuoverlo.

È quanto emerge da un nuovo scioccante rapporto del Center for Climate Integrity, basato su documenti interni all’industria, secondo cui le imprese petrolchimiche avrebbero promosso il riciclo nonostante conoscessero i suoi limiti (effettivamente, ad oggi, appena il 9% della plastica prodotta nel mondo viene oggi riciclata).

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Le aziende hanno mentito – spiega Richard Wiles, presidente del Center for Climate Integrity (CCI), che ha pubblicato il rapporto. È ora di ritenerli responsabili dei danni che hanno causato.

Il report

Le grandi compagnie petrolifere e l’industria della plastica hanno creato e perpetuato una campagna decennale di frode e inganno sulla riciclabilità della plastica che ha alimentato direttamente la crisi dei rifiuti di plastica, si legge nel rapporto.

Di fatto, il rapporto The Fraud of Plastic Recycling: How Big Oil and the plastics industry deceived the public for decades and caused the plastic waste crisis” mostra come le aziende produttrici di combustibili fossili e altre società petrolchimiche abbiano ingannevolmente promosso il riciclo come soluzione alla gestione dei rifiuti di plastica per più di 50 anni, nonostante la conoscenza interna di lunga data che il riciclo della plastica non è tecnicamente o economicamente fattibile su larga scala.

Tra alcune delle prove contenute nel rapporto:

  • Le aziende petrolchimiche, comprese le major petrolifere come ExxonMobil, sanno da tempo che, secondo le parole di un rapporto industriale degli anni ’80, “il riciclaggio non può essere considerato una soluzione permanente ai rifiuti solidi [alla plastica], poiché prolunga semplicemente il tempo fino allo smaltimento di un articolo
exxon documenti

©CCI

  • Il direttore fondatore del Vinyl Institute, un gruppo industriale e commerciale, spiegò ai partecipanti alla conferenza nel 1989: “Il riciclaggio non può andare avanti all’infinito e non risolve il problema dei rifiuti solidi
plastica documenti

©CCI

  • Un dipendente della Eastman Chemical Company nel 1992 ammise che “è più probabile che ci sveglieremo e ci renderemo conto che non riusciremo a risolvere il problema dei rifiuti solidi con il riciclo”
  • Discutendo dell’impegno dell’industria nei progetti dimostrativi di riciclaggio della plastica, un dipendente della Exxon disse allo staff dell’American Plastics Council nel 1994: “siamo impegnati nelle attività, ma non nei risultati
  • Le note di un membro dello staff di APC del 1995 evidenziavano il fatto che la plastica riciclata non può competere sul mercato con il materiale vergine: “le forniture di vergine aumenteranno notevolmente nel prossimo futuro e faranno a pezzi i prezzi della PCR

Una dopo l’altra, quindi, dal dossier emergono le crude dichiarazioni di chi lavorava nel settore e che, nel corso degli anni, ha candidamente evidenziato che il riciclo della plastica è “economicamente insostenibile” e che “non può andare avanti all’infinito”.

La Plastics Industry Association, ex Society of the Plastics Industry, ha dal canto suo criticato il CCI perché dà attacchi politici e non soluzioni costruttive. Di contro, il rapporto non sostiene che le società abbiano violato leggi specifiche, ma Alyssa Johl, coautrice del rapporto, ha affermato di sospettare che le industrie petrolchimiche abbiano frodato consumatori.

La cattiva condotta dell’industria continua ancora oggi, sostiene il rapporto. Negli ultimi anni, i gruppi di pressione del settore hanno promosso il cosiddetto riciclaggio chimico, che scompone i polimeri di plastica in minuscole molecole per produrre nuova plastica, combustibili sintetici e altri prodotti. Ma il processo crea inquinamento e consuma ancora più energia rispetto al tradizionale riciclaggio della plastica. E anche qui, il settore della plastica sa da tempo che anche il riciclaggio chimico non è una vera soluzione ai rifiuti di plastica, afferma il rapporto. In un incontro del 1994, il vicepresidente della Exxon Chemical, Irwin Levowitz, definì una forma comune di riciclaggio chimico un “processo fondamentalmente antieconomico” e nel 2003, un consulente commerciale di lunga data ha criticato l’industria per aver promosso il riciclo chimico, definendolo “un altro esempio di come la non scienza sia entrata nella mente sia dell’industria che degli attivisti ambientali”.

La reale soluzione, quindi? Responsabilizzare le aziende, dicono gli studiosi. Ma intanto il tempo passa.

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