Così il biologico può salvare il Pianeta, al via la campagna di comunicazione con Elio

Producendo alimenti di alta qualità con un basso impatto ambientale, l’agricoltura biologica svolge un ruolo essenziale nello sviluppo di un sistema alimentare sostenibile in tutto il mondo, garantendo la biodiversità, il rispetto del suolo e dell’acqua, mitigando il cambiamento climatico in atto.

Oltre il 40% delle specie di insetti è a rischio di estinzione nei prossimi decenni, principalmente a causa della perdita di habitat dovuta, in particolare modo, all’uso di pesticidi, e altri inquinanti chimici, specie invasive e cambiamenti climatici.

Il recente rapporto del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC) evidenzia come i nostri sistemi alimentari causino fino al 29% delle emissioni globali di gas serra di origine antropica, quota ancora più elevata se si considerano le emissioni indirette.

Perché il bio può salvare il Pianeta?

È proprio facendo riferimento a questo quadro così complesso, ma allo stesso tempo ormai reso chiaro dagli scienziati, che l’agricoltura biologica può essere definita come parte della soluzione. L’agricoltura biologica può ridurre le emissioni perché si basa su input ridotti e cicli chiusi dei nutrienti. Fornisce, inoltre, molti benefici al benessere degli animali e all’ambiente per il suolo, l’acqua e la biodiversità.

L’agricoltura basata sui principi del biologico può portare il mondo alla transizione verso sistemi alimentari sostenibili, contribuendo ad aumentare la nostra resilienza climatica. Non a caso, nel 2021, la Commissione europea ha adottato un piano d’azione a sostegno dell’obiettivo di almeno il 25% dei terreni agricoli dell’UE destinati all’agricoltura biologica e di un aumento significativo dell’acquacoltura biologica entro il 2030, stabiliti nel programma “Farm to Fork” e nella “Strategia sulla biodiversità”.

Cambiare abitudini di acquisto

elio e le storie tese campagna ismea

Tutto questo, però, dovrebbe andare di pari passo con importanti cambiamenti nelle abitudini alimentari e di acquisto della popolazione: mangiare in modo sostenibile, ridurre l’acqua alimentare, preferire la qualità alla quantità e la scelta di acquistare alimenti derivati da un sistema agricolo, come quello biologico, che fa della riduzione del suo impatto ambientale la missione più importante.

Il biologico è uno dei segmenti in più rapida crescita dell’industria alimentare. Ma ancora troppe persone non sono consapevoli dei benefici che apporta alla salute, all’ambiente e alla società. Dopo un trend di crescita praticamente ininterrotto e culminato con un 2020 da record, oggi gli acquisti di prodotti alimentari biologici stanno vivendo una fase delicata.

Secondo i dati monitorati dall’ISMEA, in occasione della campagna di comunicazione istituzionale #Ioparlobio realizzata per conto del MASAF, gli acquisti domestici hanno infatti segnato il passo nel 2022, con una modesta crescita in valore (+0,5% a fronte del +6,4% dell’agroalimentare complessivo), che riduce il peso del paniere BIO sul totale della spesa per alimenti e bevande degli Italiani.

Gli alimenti biologici sono ancora considerati una scelta solo per persone con una maggiore capacità di spesa nonostante il gap di prezzo con il prodotto convenzionale si sia molto ridotto rispetto agli ultimi anni, è questo uno dei dati più significativi emerso dalle indagini preliminari Ismea: tra le principali barriere di acquisto dei prodotti BIO la risposta “costano troppo” ha totalizzato ben il 40% delle risposte all’interno del campione intervistato. L’indagine Cawi condotta da Ismea in occasione del lancio di #Ioparlobio, si è basata su un campione rappresentativo di responsabili di acquisto, focus group e indagini condotte presso alcune insegne della Gdo.

Oltre al prezzo percepito ancora troppo elevato rispetto al convenzionale, dalle ricerche sono emersi una serie gli elementi centrali, come ad esempio la scarsa conoscenza da parte dei consumatori dell’euro foglia (il marchio comunitario che contrassegna i prodotti biologici), la richiesta di maggiori garanzie sul biologico, e la presenza di una grande confusione tra i consumatori indotta da scaffali e packaging sempre più affollati di simboli e scritte che promettono alcuni dei valori distintivi del BIO.

Le barriere da abbattere

Più nel dettaglio è emerso dalle indagini che meno di 1 italiano su 3 conosce il vero simbolo del BIO. Più di 1 su 2 è invece convinto che basti la semplice scritta «biologico» come garanzia per l’acquisto di questo tipo di prodotto. Il prezzo elevato del BIO rappresenta poi un freno a un consumo più ricorrente, I più giovani lo percepiscono come una grossa barriera, che porta ad acquistare BIO solo quando sono presenti offerte convenienti.

Altra barriera che porta una famiglia su tre a dichiarare di NON comprare BIO è una certa sfiducia sul sistema dei controlli, forse alimentata da recenti scandali e da fake news (il 25% non crede che i prodotti biologici siano privi di residui chimici e il 16% non crede ai controlli che vengono eseguiti).

Mentre tra le motivazioni all’acquisto, ai primi posti ci sono la salute e sostenibilità ambientale. La prima valida soprattutto per gli over 55, la seconda sostenuta soprattutto dagli under 34. Altro elemento che fa riflettere è che 4 famiglie su 10 non percepiscono differenze tra i prodotti BIO e quelli naturali/artigianali, laddove il BIO è invece garantito da un sistema di controlli e certificazioni.

“Serve un rilancio dei consumi”

Il biologico è per l’Italia un settore strategico – ha affermato il sottosegretario al ministero dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Luigi D’Eramo alla presentazione della campagna Ismea -. Il nostro Paese si conferma leader in Europa sia per le superfici coltivate a bio, sia per numero di operatori certificati che continuano ad aumentare. Perché questa crescita possa proseguire è importante che venga accompagnata da un rilancio dei consumi, in particolare della spesa domestica. La campagna di comunicazione Masaf realizzata da Ismea presentata al Sana ha l’obiettivo di promuovere una migliore conoscenza delle caratteristiche degli alimenti bio Made in Italy evidenziando il loro valore e le ricadute positive per la salute, non solo quella dei cittadini ma anche quella del Pianeta. Spiegare in modo adeguato la qualità dei nostri prodotti e l’affidabilità del sistema dei controlli e certificazioni è il primo passo per favorire un nuovo slancio dei consumi interni.

I vantaggi del bio (per te e per noi tutti)

Riassumendo, quindi, i metodi di coltivazione biologica prevedono l’utilizzo di sostanze di origine naturale, proteggendo l’ecosistema dalla perdita di specie vegetali e animali che vivono nel suolo e sopra di esso. Rispettano inoltre l’identità del territorio, perché prediligono varietà colturali e razze animali tipiche del luogo, più rustiche e meno bisognose di cure.

L’agricoltura biologica impiega metodi di coltivazione non invasivi, come le rotazioni colturali, grazie a cui mantiene il terreno fertile e vitale, contribuendo al riequilibrio della microfauna. La riduzione di erosione dei suoli e il miglioramento dell’assorbimento delle acque sono ulteriori benefici, che si riflettono in un cibo più sano e nutriente.

Per questo, è fondamentale scollare dal biologico l’immagine di “settore da una nicchia” in cui risulta ancora posizionato, amplificando la diffusione della conoscenza base (marchi, etichette) sui benefici del consumo bio, in termini di salute e sostenibilità.

Insomma, “la salute del Pianeta passa dalla tua spesa”. È questo il messaggio della campagna media integrata incentrata su uno spot  in onda sui principali canali radio e tv, con protagonista il noto cantautore, presentatore e comico Elio, su una webserie per i social network in cui Elio è affiancato da alcuni influencer e dalle video pillole dal taglio più informativo condotte da Luca Sardella.

Diversi modi di veicolarlo, ma stesso importante messaggio: dall’acquisto di prodotti biologici derivano una serie di ricadute positive per l’ambiente e per il consumatore, racchiuso in una call to action semplice e potente allo stesso tempo.

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