La Francia sta per chiudere la sua più vecchia centrale nucleare (ma continua a puntare sull’atomo)

La Francia dice addio alla centrale nucleare di Fessenheim. Il paese più nuclearizzato al mondo a febbraio e giugno spegnerà i suoi due più vecchi reattori

La Francia dice addio alla centrale nucleare di Fessenheim. Per la prima volta, il paese più nuclearizzato al mondo fermerà uno degli impianti basati sull’atomo. Il primo dei due reattori si fermerà il 22 febbraio, il secondo il 30 giugno.

La vecchia centrale di Fessenheim si trova al confine con la Germania e la Svizzera ed è diventata un simbolo per gli attivisti internazionali che da anni ne chiedono la chiusura. Da tempo il governo francese parlava del suo smantellamento ma finora i piani di dismissione erano rimasti solo teorici. Dal 22 febbraio finalmente non sarà più così.

Perché chiudere proprio Fessenheim?

Situata in Alsazia, la centrale sorge presso una centrale idroelettrica fluviale e iniziò a operare circa 40 anni fa, nel lontano 1977. L’impianto è formato da due più reattori da 880MW che godono di un primato poco rassicurante: sono i più vecchi della Francia.

centrale nucleare francia

©Shuttestock/Di Bildagentur Zoonar GmbH

Ciò non significa che il paese dirà addio al nucleare, anzi. Il governo ha chiesto all’utility statale e all’operatore nucleare EDF di lavorare su un progetto per la costruzione di sei nuove unità EPR 2 di terza generazione, reattori che potrebbero entrare in uso entro il 2030.

Migliorare i piani per lo smantellamento di Fessenheim

Anche la chiusura desta qualche preoccupazione. L’autorità francese per la sicurezza nucleare (ASN) ha chiesto a EDF di migliorare i piani per lo smantellamento della centrale nucleare di Fessenheim. Dopo averli esaminati, ASN ha chiesto a EDF ulteriori dettagli sullo smantellamento invitandola anche a migliorarne l’organizzazione.

Dal nucleare alle energie rinnovabili

La Francia si è impegnata a ridurre la quota nucleare nel suo mix di elettricità dal 75% al 50% entro il 2035 (abbandonando 14 reattori), aumentando nel contempo il ricorso a energia solare, eolica e biomassa.

Ed è per questo, stando anche alle parole di Macron, che i due reattori della centrale nucleare di Fessenheim chiuderanno i battenti. Altre due centrali verranno dismesse attorno al 2025, due nel 2027 e nel 2028 e le altre entro il 2035.

“Se si verificano determinate condizioni relative ai prezzi dell’elettricità e all’evoluzione del mercato europeo dell’elettricità, la chiusura di due reattori aggiuntivi potrebbe avvenire nel 2025-2026”, si legge nel documento di consultazione pubblica sulla politica energetica.

La controllata dallo Stato EDF, che gestisce i 58 reattori nucleari della Francia, ha proposto al governo di studiare l’arresto di varie coppie di reattori negli impianti di Blayais, Bugey, Chinon, Cruas, Dampierre, Gravelines e Tricastin nell’ambito della graduale eliminazione nucleare.

Fonti di riferimento: Nuclear Engineering International, Reuters, Guardian

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