Come rendere una città più a misura di cani e gatti, riqualificando aree verdi abbandonate? Il modello Miyawaki per la creazione di mini foreste urbane sarà oggetto di discussione nel convegno organizzato dall'APS “Progetto Paradiso Italia” in partnership con GreenMe

@sinenkiy/123rf.com
Nei centri abitati le famiglie che hanno scelto di prendersi cura di un cane o un gatto sono sempre di più. Incontriamo per strada proprietari e cani a passeggiare nel quartiere per la consueta uscita o chi segue colonie feline regolarmente censite. Ma se il numero di coloro che ha o che si occupa di un animale di affezione è cresciuto, bisognerebbe tenerne conto dei servizi offerti loro e quelli da implementare.
Come rendere maggiormente le città a misura di cani e gatti? Nei nuclei urbani le aree destinate ai nostri amici a quattro zampe scarseggiano e quelle già esistenti fanno affidamento ai singoli cittadini per la gestione. Questo comporta un ambiente privo di una adeguata vegetazione, curato nei limiti del possibile.
E se, invece, anche in queste aree, costruissimo piccole foreste urbane con arbusti e alberi scelti dagli agronomi e collocati in posizioni strategiche, capaci di resistere, da sole, al degrado in modo da rendere più verdi e accoglienti le aree di sgambo dei cani? Questo è quello che propone Progetto Paradiso Italia , associazione nata con lo scopo di diffondere una cultura più eco-sostenibile nel Belpaese proprio a partire dalle città attraverso la riqualificazione degli spazi comuni più degradati con le cosiddette Tiny forest, ispirate al metodo del maestro botanico giapponese Miyawaki – vincitore del Blue Planet Prize – in grado di ripristinare in poco tempo la biodiversità nelle aree impoverite di risorse.
Il modello che tiene, ovviamente, conto di varie tipologie autoctone di albero da destinare a differenti aree urbane, intende creare un vero e proprio micro ecosistema funzionale dove la piantumazione sarà non solo efficace – perché gli alberi cresceranno più in fretta – ma anche più facile da mantenere in quanto, già dopo i primi tre mesi, non necessiterà più di interventi di manutenzione, inizierà a vivere e trovare il suo equilibrio, alla stregua dei mini terrari nelle bottiglie di vetro.
Un modo intelligente, insomma, per rendere con poco sforzo, più verdi e fruibili aree altrimenti lasciate al degrado o all’erba alta. Perché le aree cani o le colonie feline sono solo un esempio delle tante collocazioni che potrebbero avere le mini foreste urbane in città. Si tratta di una tipologia di verde pubblico innovativo che amministrazioni comunali e aziende possono vagliare per riqualificare anche, ad esempio, aiuole, spartitraffico, siti dismessi. I vantaggi sono tantissimi, come dimostrato da vari studi: aria più pulita, manutenzione zero, ambienti recuperati per essere restituiti alla cittadinanza e a misura delle sue esigenze.
Qui le famiglie possono incontrarsi, i nonni portare i nipotini all’area aperta dopo l’uscita da scuola o nel pomeriggio assieme al loro cagnolino, socializzare con il prossimo in un ambiente sostenibile che arricchisce la comunità. E che crescerà insieme a loro. Tiny forest per rendere, quindi, gli spazi cittadini più a misura di cani, gatti, ma anche anziani, bambini e cittadini tutti.
Anche di questo di discuterà nel primo convegno organizzato da Progetto Paradiso Italia Urban Pets- città a misura di cani, gatti e proprietari di cui siamo orgogliosamente media partners che, con il prezioso contributo di associazioni, amministrazioni locali ed esperti del settore, discuterà su come migliorare la vita e la convivenza in città a cani, gatti e ai loro amici umani attraverso un vero e proprio cambio di prospettiva urbanistica e metropolitana con la creazioni di spazi realmente condivisi e funzionali. Aree di socializzazione verdi che vivono, crescono e migliorano l’area di tutti.
L’appuntamento è fissato per il giorno 7 febbraio 2023. Alla conferenza parteciperà anche l’ex ministro dell’ambiente Sergio Costa, tra i premiati di questa prima edizione del premio Urban Pets, conferito a chi si è distinto con le proprie azioni nel compito di favorire l’integrazione di cani e gatti col tessuto cittadino, sforzandosi sempre di cercare di guardare il mondo anche dalla loro prospettiva.
Per il programma del convegno consultare il pdf.
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