Esplosioni all’inceneritore di Riccione: 3 feriti (di cui uno grave) e possibile allarme diossina

Diverse esplosioni all'inceneritore di Raibano, vicino a Riccione, hanno provocato ustioni a tre lavoratori, di cui uno in condizioni critiche. Le fiamme sono attualmente sotto controllo grazie all'intervento dei vigili del fuoco, mentre Arpae è stata allertata per le analisi dell'aria

Nel pomeriggio si sono verificate diverse esplosioni all’inceneritore di Raibano, nei pressi di Riccione (in provincia di Rimini). Il bilancio è drammatico:  tre lavoratori hanno riportato gravi ustioni e uno dei feriti è in condizioni critiche (ma fortunatamente non in pericolo di vita).

Visibile nella zona una grande colonna di fumo nero sprigionata dall’incendio e la gravità dell’incidente ha portato all’attivazione dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (Arpae), che si occupa delle analisi dell’aria nella zona circostante all’inceneritore. Data la natura del luogo, dove vengono bruciati i rifiuti, è di fondamentale importanza valutare le condizioni dell’aria per prevenire rischi per la salute pubblica. Ovviamente il pensiero va subito alla possibile presenza di diossina e altri inquinanti.

Sul posto, dal pomeriggio, sono presenti Vigili del Fuoco e Forze dell’ordine.

Le esplosioni, avvenute verso le 16:30, sembrano essere state causate da un oggetto presente sul nastro trasportatore, escludendo al momento la possibilità di un malfunzionamento dell’impianto. Secondo Herambiente, l’azienda che gestisce l’inceneritore, l’impianto è  sicuro ma sono in corso approfondite indagini interne per identificare la tipologia e la provenienza dei rifiuti che hanno provocato l’incidente.

C’è ancora molta incertezza sulla dinamica di quanto accaduto, ma un’ipotesi suggerisce che uno dei rifiuti triturati potesse contenere gas. Tale ipotesi rimane ovviamente tutta da verificare attraverso ulteriori indagini.

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