Termosifoni accesi: ti sveliamo gli errori da non commettere, che fanno male alla tua salute (e all’ambiente)

Ecco qualche accortezza che tutti dovremmo adottare per usare i termosifoni senza rischi per la nostra salute e senza danneggiare l'ambiente

Ecco qualche accortezza che tutti dovremmo adottare per usare al meglio i termosifoni senza rischi per la nostra salute e senza danneggiare l’ambiente

Con l’arrivo dell’inverno, torniamo ad accendere nelle nostre abitazioni condizionatori, camini e termosifoni, e spesso lo facciamo in maniera sconsiderata, mostrando scarso rispetto per la nostra salute ma anche per l’ambiente. Spesso infatti, i termosifoni vengono accesi più per abitudine che per un reale bisogno, oppure le condizioni del nostro appartamento non permettono di sfruttare al meglio le potenzialità del nostro impianto di riscaldamento – con conseguente dispersione di calore e spreco di energia. Vediamo insieme qualche accorgimento per utilizzare al meglio i nostri termosifoni, proteggendo la nostra salute e impattando il meno possibile sull’ambiente – anche il nostro portafogli ci ringrazierà!

Innanzitutto, è molto importante fare attenzione alla temperatura: questo vale per i termosifoni, ma anche per i condizionatori. Tenere una temperatura troppo alta fra le pareti di casa può portare malattie respiratorie, mal di gola e secchezza – sintomi che si manifestano soprattutto in bambini e anziani.

Inoltre, una temperatura troppo alta può provocare anche difficoltà ad addormentarsi o insonnia: per riposare bene, l’organismo ha bisogno di una temperatura di circa 18°C – non troppo caldo, quindi, per permettere al nostro corpo di raffreddarsi in modo naturale, favorendo così il rilascio di melatonina (l’ormone del sonno).

Meglio allora spegnere i termosifoni alcune ore prima di andare a letto, per evitare che la nostra casa abbia ancora una temperatura troppo alta quando andiamo a dormire. Ricordiamo anche che vivere in un ambiente troppo caldo può avere un ruolo sull’aumento di peso e sull’insorgenza di patologie del metabolismo come il diabete: il nostro organismo, vivendo ad un’alta temperatura, non ha bisogno di bruciare energie per mantenere costante il calore corporeo, e quindi finisce per accumulare riserve energetiche che si trasformano in grasso.

(Leggi anche: Con il trucchetto del pannello in carta stagnola prima di riaccendere i riscaldamenti, risparmierai sulla bolletta)

Ma allora qual è la temperatura ideale da mantenere in casa per non incorrere in rischi per la salute? Secondo gli esperti, è 21°C: a questa temperatura manterremo il nostro appartamento caldo senza sprecare energia né farci del male. Se il nostro impianto lo permette, poi, possiamo regolare la temperatura dei termosifoni nelle diverse stanze a seconda del tempo che vi trascorriamo: per esempio, possiamo tenere più bassa la temperatura del corridoio (che è un ambiente di passaggio, in cui non trascorriamo molto tempo) e un po’ più alta quella delle stanze in cui passiamo più tempo – in questo modo ridurremo al minimo lo spreco di energia e di calore.

Infine, facciamo attenzione a non ostacolare il calore proveniente dai termosifoni con tende, tessuti o panni che, appoggiati sopra il calorifero, ne assorbono buona parte del calore che non arriva a noi. Per limitare la dispersione del calore possiamo inoltre optare per l’acquisto di finestre isolanti con doppio vetro, che aiuteranno a mantenere costante la temperatura nell’appartamento, o di tende in tessuto pesante, che hanno lo stesso scopo ma che possono risultare un po’ più economiche rispetto alla sostituzione degli infissi in tutta la casa.

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