Il risparmio energetico grazie alle lampadine LED

Le lampadine LED consumano poco e durano tantissimo, consentono un buon risparmio energetico se si acquistano quelle giuste e sono anche belle da vedersi.

Consumano poco e durano tantissimo, consentono un buon risparmio energetico se si acquistano quelle giuste e sono anche belle da vedersi. Le lampadine LED, complice anche la messa a bando della classica lampadina a incandescenza, hanno rivoluzionato nel vero senso della parola il mondo dell’illuminazione.

A casa e negli uffici, ma anche nei luoghi di pertinenza pubblica, sono oramai i LED, Light Emitting Diode, ossia i diodi ad emissione luminosa, a fare da padrone.

Perché conviene passare alle lampadine LED? Perché si tratta di una tecnologia molto più efficiente e, a parità di corrente consumata, produce molta più luce una lampadina a led rispetto a una vecchia lampadina alogena.

Va da sé, quindi, che c’è un corposo risparmio in bolletta, confortato anche dal fatto che i LED hanno un ciclo di vita che si aggira intorno alle 20-50mila ore.

Cosa sono le lampadine LED

Sin dalla loro comparsa, negli anni ’70, sul mercato americano, fu subito chiara la capacità di queste lampadine di apportare numerosi vantaggi nella vita quotidiana. Dal punto di vista ambientale, infatti, grazie a un buon rapporto tra efficacia e durata, ma anche da un punto di vista cromatico (molte sono le gamme di colori) e da un punto di vista illuminotecnico (consentono una accensione immediata e una certa direzionabilità della luce), le lampadine LED hanno sin da subito dettato legge.

Il LED è composto da una serie di livelli di materiali semiconduttori assemblati e fasciati da una guarnizione di finitura trasparente che consente la fuoriuscita della luce. Soprattutto le lampadine di ultima generazione, inoltre, sono in vetro e contengono un filamento all’interno che le rende molto simili alle vecchie lampadine a incandescenza.

Le lampadine LED consentono un risparmio energetico di circa il 90% rispetto alle vecchie lampadine classiche e durano per circa 10-15 anni di un utilizzo medio. È per questo che vi è una grande riduzione dei costi e un risparmio notevole in bolletta. Hanno un’accensione immediata e sopportano molti cicli di accensione e spegnimento.
Infine, le lampadine LED possono avere luce calda, fredda, naturale, non scaldano e possono essere utilizzate in tutti i tipi di apparecchi illuminanti.

Quanto si risparmia con le lampadine LED?

Una lampadina LED consuma la metà di una lampadina a fluorescenza e circa un quinto di una a incandescenza. Pur avendo un costo iniziale consistente – ma ormai sul mercato c’è davvero una vasta scelta – nel lungo termine c’è un buon risparmio. Le luci a LED, oltre ai raggi UV, non emettono neanche infrarossi e quindi non emanano calore e, non alzando la temperatura della stanza riducono anche la necessità di accendere l’aria condizionata.

L’ABC delle lampadine LED

Per poter acquistare la giusta lampadine LED, è bene conoscere alcune cose:

  1. Queste lampadine non si scelgono in base alla potenza espressa in Watt ma in base all’intensità luminosa, espressa in lumen. Il lumen (lm) è dunque l’indicazione dell’intensità della luce. Intorno ai 2000 lm si sta sui 150 Watt, tra i 500 e i 1000 lumen si sta intorno ai 60 Watt, mentre una lampadina al di sotto dei 500 lumen è indicata come punto luce per una scrivania.
  2. In generale, i LED sono a pieno regime non appena si accendono, ma dalla confezione si può capire in quanto tempo si accende la lampadina.
  3. Calda o fredda? Il colore della luce è data dall’indicazione dei gradi Kelvin. La luce calda ha un colore che va sul giallo e il suo grado di calore va da 2.700 a 3mila gradi Kelvin. La luce fredda ha un colore bianco, tendente all’azzurro, e il suo grado di calore va da 5mila a 6.500 gradi K. La luce naturale, consigliata in bagno e in cucina è di colore bianco neutro e il suo grado di calore è di circa 4mila gradi K.
  4. Sulla confezione, infine, si trova anche un’indicazione – il cosiddetto Dimmer – per capire se la lampadina può essere collegata a un dispositivo che ne regoli l’intensità.
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