Nessun aiuto dallo Stato a imprese con sede legale nei paradisi fiscali: approvato emendamento Decreto Liquidità

Le imprese con sede legale nei paradisi fiscali saranno escluse dagli aiuti di Stato messi a disposizione dal governo italiano con il decreto Liquidità.

Le imprese con sede legale nei paradisi fiscali saranno escluse dagli aiuti di Stato messi a disposizione dal governo italiano con il decreto Liquidità. La Commissione Finanze a Attività Produttive della Camera ha infatti approvato un emendamento presentato da Liberi e Uguali, a firma Luca Pastorino e Nicola Fratoianni.

In pratica non riceveranno supporto economico tutte quelle imprese che hanno sede legale nei Paesi che l’Unione europea definisce “non cooperativi ai fini fiscali”, e cioè i cosiddetti paradisi fiscali. Ricordiamo che i paradisi fiscali sono quei Paesi che attirano capitali stranieri dando alcune garanzie: tassazione minima (e in alcuni casi nulla) sui depositi bancari per i soggetti che appunto non risiedono sul territorio; ancora segreto bancario e rifiuto di collaborare con le autorità tributarie degli altri Stati per identificare i titolari di conti. Tra i paesi che vengono considerati paradisi fiscali ci sono ad esempio, la Svizzera, Monaco, San Marino, gli Emirati Arabi, il Costa Rica, le Barbados, le Maldive, Panama, le Seychelles, le Mauritius.

“Sono molto soddisfatto per l’approvazione dell’emendamento al decreto Liquidità sui benefici alle aziende”, ha detto il deputato di Liberi e Uguali, Luca Pastorino. Seguito da Nicola Fratoianni: “Un buon passo avanti. Ma non basta: avremmo voluto garantire aiuti solo alle aziende con le sedi legali e fiscali in Italia, così come chiedevamo la sospensione della distribuzione dei dividendi ai manager”.

Nello specifico, saranno escluse dalle garanzie Sace (la società controllata dalla Cassa di depositi e prestiti), tutte ‘le società che controllano direttamente o indirettamente una società residente in un Paese non cooperativo ai fini fiscali o controllata direttamente o indirettamente da una società residente’. Si legge nell’articolo 1 del decreto Liquidità che per assicurare che le imprese abbiano a disposizione liquidità durante l’emergenza coronavirus, Sace conceda fino al 31 dicembre 2020 garanzie per coprire qualsiasi forma di finanziamento richiesta dalle imprese. Ora di fatto con l’approvazione dell’emendamento saranno escluse quelle con sede legale nei paradisi fiscali.

“Torneremo sull’argomento, ve lo assicuro, anche agendo sul piano europeo, perché è inaccettabile che paesi come l’Olanda abbiano regimi a tutto vantaggio delle grandi imprese, a discapito degli altri Paesi europei”, chiosa Fratoianni sul suo profilo Facebook.

Fonte: Decreto Liquidità/Mise

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