Salvare il Mediterraneo da plastica e cambiamenti climatici, al via a Napoli la COP21

Dal 2 al 5 dicembre si terrà la conferenza COP21 incentrata sulla tutela e la protezione dell'area del Mediterraneo contro i cambiamenti climatici

Al via oggi a Napoli la COP21 sulla Convenzione di Barcellona, evento internazionale sul clima incentrato sulla tutela del mar Mediterraneo.

La conferenza riunirà i leader dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo affinché trovino soluzioni per preservare la biodiversità marina, diminuire l’inquinamento e ridurre l’impatto della pesca e del trasporto marittimo.

Il Mediterraneo, oltre ad essere il mare con il commercio più consistente al mondo, è anche un focolaio di importante biodiversità ed è riconosciuto come un hot spot del cambiamento climatico, in cui gli effetti negativi del riscaldamento globale hanno esacerbato problemi ambientali e sociali già esistenti.

Le temperature medie annue e livello delle acque in costante crescita minacciano infatti gli ecosistemi costieri e marini e la sicurezza umana attraverso la perdita di biodiversità, la disponibilità di acqua dolce, la sicurezza alimentare e i rischi per le infrastrutture e le città costiere, nonché per il patrimonio storico e culturale.

Contrastare l’impatto dei cambiamenti climatici richiede impegno da parte dei governi e risposte politiche basate su dati scientifici.

Alla conferenza saranno presenti per la prima volta anche i rappresentanti di COP giovani che, oltre ad essere impegnati in iniziative chiave tra cui un laboratorio di pulizia della spiaggia ed eventi di musica e arte per coinvolgere i giovani, presenterà la “carta dei giovani” elaborata lo scorso ottobre.

“Abbiamo il dovere di salvare i nostri mari”, scrive il nostro Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, “Dal 2 al 5 Dicembre a Napoli si svolgerà la Cop21 sulla Convenzione di Barcellona. Tutti i rappresentanti dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo si incontrano per definire una carta per la riduzione del marine litter e per la diminuzione dell’inquinamento del Mar Mediterraneo.
I giovani sono protagonisti perché anche loro saranno presenti con la loro carta degli obiettivi e le loro richieste. Dobbiamo ottenere il meglio per il nostro mare.” conclude il Ministro.

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