Questa isola al largo di Panama rischia di essere inghiottita dal mare a causa del riscaldamento globale, oltre 1000 indigeni costretti a trasferirsi 

Giorno dopo giorno l'isola di Gardi Sugdub sprofonda nelle acque del Mar dei Caraibi. L'innalzamento del livello del mare non dà tregua alla popolazione indigena Guna, che a breve dovrà abbandonare la terra in cui vive da oltre un secolo

I cambiamenti climatici stanno influenzando in vari modi la vita di tutti noi. Ma ci sono alcune popolazioni decisamente più esposte di altri alle conseguenze catastrofiche dovute a decenni di immobilismo. Fra i luoghi più a rischio spicca a piccola isola di Gardi Sugdub (conosciuta anche come “Crab Island”), al largo della costa settentrionale di Panama, che rischia di essere inghiottita dal Mar dei Caraibi. Qui l’innalzamento del livello del mare, causato dal riscaldamento globale, fa sempre più paura e costringerà centinaia di residenti – per l’esattezza 1300 – ad abbandonare l’isola.

In realtà le autorità locali hanno iniziato a pianificare i trasferimenti sulla terraferma già a partire dal 2010. Come viene evidenziato in report redatto di recente dall’organizzazione Human Rights Watch, il Ministero panamense per l’edilizia abitativa si è impegnato a costruire 300 nuove case in una nuova area più sicura, ma ancora le abitazioni non sono pronte. Dopo vari rinvii, la data della fine dei lavori è slittata a febbraio 2024.

Nel frattempo la popolazione indigena Guna, che vive sull’isola dell’arcipelago di San Blas da oltre un secolo, deve fare i conti con ricorrenti inondazioni e altri fenomeni metereologici estremi che stanno distruggendo case e scuole.

“Panama dovrebbe mantenere le sue promesse e fornire un sostegno immediato in modo che la comunità di Gardi Sugdub possa trasferirsi con dignità” chiede a gran voce Erica Bower, ricercatrice che si occupa di sfollamenti legati al clima presso Human Rights Watch.

Gli abitanti temono che le evacuazioni sulla terraferma vengano posticipati per l’ennesima volta.

Potrei anche non assistere a questo trasferimento durante la mia vita. – commenta con l’amaro in bocca un anziano della comunità – Tutti gli altri leader sono morti nel frattempo.

La vicenda dell’isola di Panama metafora del fallimento dell’umanità

Nel Mar dei Caraibi, l’innalzamento del livello del mare è attualmente in media di circa 3-4 millimetri l’anno, ma entro la fine del secolo si potrebbe raggiungere quota un centimetro l’anno se le temperature globali dovessere continuare a salire.

isola gardi

@Copernicus Eu

Come sottolineato da Steven Paton, che dirige il programma di monitoraggio fisico presso il Smithsonian Tropical Research Institute di Panama, tutte le isole dell’arcipelago di San Blas alla fine saranno sommerse e inabitabili.

“Alcune saranno abbandonate molto presto, altre fra molti decenni” spiega l’esperto.

In totale ben 38 le comunità panamensi che potrebbero essere costrette a trasferirsi a causa del clima che cambia.

È difficile non vedere Gardi Sugdub come una metafora del fallimento dell’umanità di fronte al cambiamento climatico – fa notare l’organizzazione Human Rights Watch – Le persone si guardano intorno e vedono gli impatti: temperature sempre più alte e altri eventi estremi, inondazioni, siccità, incendi boschivi e altro ancora. Chiedono ai governi di fare qualcosa e questi rispondono con ritardi e promesse non mantenute piuttosto che azioni.

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Fonti: Copernicus EU/Human Rights Watch 

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