Basta investire nelle fonti fossili, firma anche tu la lettera indirizzata ai CEO delle multinazionali del petrolio e del gas

"Smettetela di estrarre gas e petrolio. Se non lo farete continueremo a protestare": qualche giorno fa Greta Thunberg e altre giovani attiviste per il clima hanno indirizzato una lettera ai CEO dei colossi dei combustibili fossili ed è già boom di adesioni fra i cittadini provenienti da ogni parte del mondo

Se si continuerà ad investire nei combustibili fossili, il futuro del nostro Pianeta sarà davvero buio. A causa dell’inquinamento provocato dalle attività umane, il clima sta mutando a ritmi sempre più repentini: diversi scienzati ed esperti hanno lanciato l’ultimatum per la Terra, ma gli appelli finora sono rimasti inascoltati.

Troppo irrisori gli sforzi fatti a livello globale per invertire la rotta. Parlare di transizione ecologica mentre si continua a ricorrere al gas o al petrolio è ipocrisia pura. Non saranno i bla, bla, bla a salvarci, ma le nostre azioni. Bisogna fermare l’estrazione di combustibili fossili. A ribadirlo il  gruppo di giovani ambientaliste provenienti da vari Paesi del mondo: la nota attivista svedese Greta Thunberg, l’ugandese Vanessa Nakate, la tedesca Luisa Neubauer e l’ecuadoriana Helena Gualinda.

Leggi anche: “Alimentate la distruzione del Pianeta”, Greta Thunberg accusa i partecipanti al World Economic Forum di Davos di fare solo i propri interessi

In vista del World Economic Forum di Davos, che si è concluso lo scorso 20 gennaio, le attiviste per il clima hanno lanciato una lettera-appello indirizzata ai CEO delle multinazionali più inquinanti del Pianeta. Il meeting che si è tenuto in Svizzera è finito nella bufera per via dell’abuso vergognoso di jet privati da parte dei migliaia di partecipanti: in totale ne sono stati utilizzati ben 1040 dagli esponenti del mondo ecoeconomico, culturale e scientifico, intervenuti per discutere di vari temi, fra cui quelli ambientali. Un vero paradosso.

Vi chiediamo di interrompere immediatamente l’apertura di nuovi siti di estrazione di petrolio, gas o carbone e di smettere di bloccare la transizione verso l’energia pulita di cui tutti abbiamo così urgente bisogno – si legge nella richiesta pubblicata online – Sappiamo che le Big Oil erano consapevoli da decenni che i combustibili fossili causano cambiamenti climatici catastrofici e hanno fuorviato il pubblico in merito alla scienza dei clima e ai rischi, mentre i politici hanno ingannato attraverso la disinformazione, seminando dubbi e provocado ritardi.

Continuare a promuovere lo sfruttamento di fonti fossili non significa soltanto aggravare il problema della crisi climatica, ma mettere a rischio la salute degli abitanti della Terra.

Devi porre fine a queste attività poiché violano direttamente il nostro diritto umano a un ambiente pulito, sano e sostenibile, i tuoi doveri di protezione, nonché i diritti delle popolazioni indigene. – proseguono le paladine del clima – Se non agisci immediatamente, tieni presente che i cittadini di tutto il mondo prenderanno in considerazione l’idea di intraprendere qualsiasi azione legale per ritenerti responsabile. E continueremo a protestare per le strade.

Per fare maggiore pressione su questi colossi del petrolio e del gas Greta Thunberg e le altre giovani attiviste hanno invitato i cittadini di ogni Paese a sostenere la loro iniziativa. Finora oltre ben 970mila persone hanno aderito all’appello. L’obiettivo è quello di arrivare a un milione di firme per dare un segnale forte alle aziende che continuano ad avvelenare la Terra per fare profitto.

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