EVA: l’eco-villaggio di Pescomaggiore autoricostruito dagli abitanti dopo il terremoto

Il 6 aprile del 2009 hanno perso le loro case, ma gli abitanti di Pescamaggiore si sono rimboccati le maniche e stanno ricostruendo da soli e con i principi della bioarchitettura un eco-villaggio per tornare a vivere nel piccolo borgo.

Il 6 aprile 2009, l’Abruzzo è stato colpito da un sisma violentissimo, che ha distrutto gran parte della città dell’Aquila e del territorio circostante, provocando la morte di 307 persone. Oggi, a quasi un anno di distanza da quella drammatica notte, la sfida è quella di ricostruire, restituendo il capoluogo abruzzese, compreso il suo centro storico, agli abitanti e salvando i paesi limitrofi da mali quali l’abbandono e lo spopolamento. Riorganizzare il più rapidamente ed efficacemente possibile il territorio, insomma, per farlo tornare vivo e vivibile.

Un percorso che si annuncia lungo e difficile, come dimostrato anche dai fatti di cronaca e dalle polemiche delle ultime settimane. In una situazione tanto complessa, segnata da ritardi, intoppi burocratici e da una gestione fortemente verticistica dell’emergenza, che ha limitato o scoraggiato qualsiasi azione autonoma dei cittadini, spicca la bella iniziativa promossa dagli abitanti del borgo montano di Pescomaggiore, situato a una decina di chilometri da L’Aquila, nella suggestiva cornice naturale del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga.

Già prima del sisma, il paese era caratterizzato da una fortissima emigrazione, tanto da contare appena 45 abitanti: per questo, tra i cittadini si era formato spontaneamente un Comitato per la Rinascita di Pescomaggiore, con l’obiettivo di recuperare il centro storico e di migliorare la qualità della vita. La notte del 6 aprile le prospettive sono bruscamente mutate: il terremoto ha duramente colpito il piccolo borgo, distruggendo buona parte delle abitazioni e del patrimonio storico-culturale. Di fronte all’emergenza, il Comitato ha dovuto ripensare il proprio ruolo e si è posto un nuovo, ambizioso obiettivo: costruire un nuovo paese, attraverso autofinanziamento e donazioni, per consentire al maggior numero possibile di famiglie di restare a vivere nella zona, senza essere costrette ad allontanarsi e sradicarsi.

Nasce così EVA, il progetto Eco Villaggio Autocostruito: un’iniziativa promossa dal basso, da un’azione spontanea e solidale dei cittadini, per riprendersi, non solo metaforicamente, il proprio territorio e per non disgregare la comunità. EVA è parte integrante di un ammirevole piano di rinascita del borgo, rispettoso del territorio e delle esigenze di chi lo vive quotidianamente, e i cui obiettivi sono ben sintetizzati dall’acronimo ALMA: Abitare, Lavoro, Memoria, Ambiente.

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A partire dal progetto degli architetti Paolo Robazza e Fabrizio Savini del BAG studio mobile, con l’assistenza tecnica di Caleb Murray Burdeau, esperto di bioarchitettura, e con il coinvolgimento diretto e propositivo dei paesani, si è deciso di realizzare 7 strutture abitative antisismiche, bilocali e trilocali, a basso costo e a minimo impatto ambientale. I terreni su cui sorgerà il nuovo villaggio sono situati a poche centinaia di metri dal borgo storico e sono stati concessi in comodato da alcuni cittadini, con l’accordo che, una volta trascorsa la fase di emergenza abitativa, le casette ecologiche saranno destinate ad attività sociali a beneficio dell’intera comunità.

L’Eco Villaggio di Pescomaggiore sarà interamente costituito di strutture modulari in legno con tamponature in paglia: così facendo, le nuove abitazioni si inseriranno in modo naturale nel paesaggio circostante, saranno coibentate e perfettamente autosufficienti dal punto di vista energetico. Il fabbisogno di energia elettrica verrà infatti soddisfatto tramite impianti fotovoltaici, mentre per il riscaldamento basterà tenere accesa per poche ore al giorno una stufa a legna. Le case avranno un porticato esterno, che permetterà di sfruttare al massimo le ore di luce in inverno e di avere un po’ d’ombra in estate. L’Eco Villaggio sarà anche dotato di un impianto di fitodepurazione e di compostiere, per trasformare i rifiuti organici in fertilizzante, associando idealmente alla rinascita green del paese anche la rinascita economica del territorio, attraverso la sua principale risorsa: l’agricoltura.

Il costo delle abitazioni dell’Eco Villaggio è di circa 500 euro al metro quadro, un quinto rispetto agli appartamenti del progetto C.A.S.E.: ciò è possibile grazie all’impiego di materiali da costruzione “poveri”, come la paglia, e all’importantissimo ruolo svolto dai volontari, giovani e meno giovani accorsi da tutta Europa per sostenere, con la forza del loro entusiasmo, l’azione del Comitato per la Rinascita di Pescomaggiore. Il progetto EVA prevede infatti diversi livelli di partecipazione: si può contribuire fornendo agli abitanti gli utensili e le materie prime necessarie alla costruzione, oppure si può prendere parte attivamente ai lavori di costruzione (sono particolarmente apprezzati idraulici, elettricisti e carpentieri) o, infine, si possono fare donazioni in denaro.

Tutti coloro che hanno versato in favore dell’Eco Villaggio cifre pari o superiori ai 250 euro hanno il diritto di partecipare alla Tavola Pescolana, insieme all’associazione MISA, che riunisce i beneficiari del progetto e i volontari. La Tavola Pescolana si riunirà periodicamente per fare il punto della situazione e prendere decisioni riguardo all’uso degli spazi e delle strutture realizzate: un modo per operare in assoluta trasparenza, ribadendo che la ricostruzione di Pescomaggiore nasce dal basso, dalla solidarietà e dalla partecipazione del maggior numero possibile di persone.

Lo scorso 27 febbraio sono state inaugurate le prime due case di paglia, con tanto di auto-consegna delle chiavi, all’interno di una grande festa a base di prodotti tipici e di entusiasmo: una giornata speciale, insomma, per celebrare tutti insieme il raggiungimento di un traguardo comune. Ma per portare a termine la ricostruzione e per centrare gli obiettivi, Pescomaggiore ha ancora bisogno dell’impegno di tutti coloro che, a diverso titolo, vorranno fare proprio questo meraviglioso progetto.

inaugurazione

Per saperne un di più e, eventualmente, per dare il proprio contributo alla costruzione dell’Eco Villaggio, potete visitare i siti eva.pescomaggiore.org e www.pescomaggiore.org/wordpress/ oppure la pagina Facebook EVA- l’Eco Villaggio Autocostruito a Pescomaggiore.

Lisa Vagnozzi

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