“Una chiave per la Romagna” coniata per far rinascere la Biblioteca Manfrediana di Faenza

L’idea di un serraturiere ha portato alla realizzazione di una chiave il cui acquisto contribuirà a raccogliere fondi per far rivivere uno dei luoghi flagellati dall’alluvione in Emilia Romagna, la Biblioteca Manfrediana di Faenza

L’ondata di solidarietà nei confronti dei territori colpiti dall’alluvione in Emilia Romagna non accenna ad esaurirsi. Ancora una volta vi parliamo di un’iniziativa volta ad aiutare una delle realtà più flagellate, la Biblioteca Manfrediana di Faenza.

Nel tentativo di raccogliere fondi per aiutare la sua ricostruzione, il faentino Davide Marini, titolare di un’attività di serrature in città, ha pensato di coinvolgere i colleghi serraturieri e duplicatori d’Italia proponendo l’acquisto di una chiave coniata appositamente per questo, pagandola un euro in più del solito.

Tutto parte da una matrice di chiavi vergini che da un lato riporta la “Caveja” simbolo di queste zone, ovvero un’asta di ferro battuto che termina in alto in una piastra decorata con anelli e immagini allegoriche. Dall’altra la dicitura “Serraturieri uniti per la Romagna”.

L’iniziativa ha riscosso molto successo anche al di fuori dell’Emilia Romagna

Quell’euro in più sarebbe servito per ricostruire la città che ama e, forte di questa convinzione, ha cercato appoggi per la sua iniziativa. Grazie al supporto di una delle maggiori aziende produttrici di chiavi in Italia e con la partecipazione dei suoi collaboratori e dirigenti, ecco che “Una chiave per la Romagna” ha preso vita.

Dopo i primi prototipi, Marini è passato a chiedere la partecipazione dei suoi colleghi che non si sono certo fatti attendere. Ha ricevuto molti messaggi di sostegno, che si sono tradotti in ordini delle chiavi con il logo della Caveja romagnola.

Ne è nata anche una locandina ad hoc, con i serraturieri che hanno aderito al progetto che la esporranno nei loro punti vendita. Marini ha invitato tutti ad entrare in queste attività:

Se troverete nella vostra città la locandina dal vostro duplicatore di fiducia, si contribuirà alla ricostruzione di un luogo nel quale nasce la passione per la cultura dei faentini, un luogo nel quale studenti di tutte le età si raccolgono per affrontare la preparazione agli esami, un posto silenzioso nel quale si potranno trovare. Cercate dunque queste chiavi a tiratura limitata affinché la memoria di queste catastrofi resti viva, oltre alla consapevolezza di aver dato nuova vita alla sete di cultura in Romagna.

L’idea di Marini ben presto si è diffusa a macchia d’olio non solo in Emilia Romagna, ma anche tra migliaia di professionisti provenienti da tutta Italia, dal Piemonte alla Puglia. E così si è già arrivati a raccogliere oltre 15.000 euro, nella speranza che questa cifra possa aumentare sempre più per far rivivere uno dei luoghi simbolo di Faenza.

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