Barbie “si redime” e dice no al packaging che distrugge le foreste

Il gigante del settore dei giocattoli Mattel, produttore della bambola più famosa al mondo, ha, infatti, annunciato oggi che interromperà tutti i rapporti commerciali con che distruggono la foresta indonesiana imponendo una condizione vincolante a tutti i propri fornitori che dovranno evitare fibre di cellulosa provenienti da aziende coinvolte in fenomendi di distruzione ambientale, prima tra tutti la APP.

Ken può tornare con la sua amata perché Barbie non contribuirà più alla distruzione delle foreste. Il gigante del settore dei giocattoli Mattel, produttore della bambola più famosa al mondo, ha, infatti, annunciato oggi che interromperà tutti i rapporti commerciali con che distruggono la foresta indonesiana imponendo una condizione vincolante a tutti i propri fornitori che dovranno evitare fibre di cellulosa provenienti da aziende coinvolte in fenomeni di distruzione ambientale, prima tra tutti la APP.

Una nuova vittoria di Greenpeace che, come ricorderete aveva lanciato anche su Facebook la campagna a livello internazionale “Barbie ti mollo” proprio per convincere la Mattel a non utilizzare più per il packaging dei suoi prodotti cellulosa proveniente dalle foreste indonesiane gestite in maniera non sostenibile.

La foresta pluviale indonesiana è la casa delle ultime tigri di Sumatra. Non c’è posto in questo paradiso di biodiversità per aziende che vogliono distruggerla per produrre packaging usa e getta. – commenta Chiara Campione, responsabile della Campagna Foreste di Greenpeace Italia – Mattel lo ha capito e ha sviluppato delle nuove e responsabili politiche di acquisto della carta.”

Insomma un altro duro colto per APP che, per l’associazione, si ostina a perpetrare la distruzione delle foreste, a differenza, ad esempio della Golen Agri Resouces, azienda produttrice di olio di palma appartenendte allo stesso gruppo multinazionale, ma che si è “impegnata a garantire ai propri clienti olio di palma che non proviene dalla deforestazione ottenendo nuovi clienti e contratti molto vantaggiosi anche dal punto di vista commerciale.

E la distruzione delle foreste di cui APP sarebbe complice è stata documentata anche dalle immagini raccolte nelle ultime due settimane nel corso del “Tiger eye tour” di Greenpeace.

“Siamo felici dell’impegno preso da Mattel, che monitoreremo da vicino per assicurarci che le promesse vengano mantenute. Continueremo a spingere le altre aziende del settore dei giocattoli, tra cui Disney e Hasbro, a prendere impegni altrettanto vincolanti” – conclude Campione.

Gli orango e le tigri di sumatra tirano un sospiro di sollievo.

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