La produzione vinicola è seriamente minacciata dagli impatti del cambiamento climatico che potrebbe rendere inutilizzabile il 56% degli attuali vigneti. Una campagna ha mostrato gli effetti nel tempo di tutto ciò su una semplice bottiglia di vino
![Vino cambiamento climatico](https://www.greenme.it/wp-content/uploads/2023/12/Vino-cambiamento-climatico.jpg)
@Ampersand Estates
Il cambiamento climatico sta avendo un impatto irreversibile su molti aspetti della vita quotidiana e l’industria vinicola non fa eccezione. A lungo termine, ad esempio, un aumento della temperatura globale di 2°C potrebbe rendere inutilizzabile il 56% degli attuali vigneti.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica e agire finché si è in tempo, il produttore di vino australiano Ampersand Estates ha presentato una cuvée speciale. Intitolato Tomorrow’s Vintage, ruota attorno a un vino che anticipa i tempi e in cui ogni bottiglia non è completamente piena.
Il motivo? Riflette le perdite che saranno causate alla cantina dal riscaldamento globale con un’immagine che, come si è soliti dire, vale più di mille parole. Questa campagna lo ha dimostrato in modo brillante e creativo.
Nel 2100 la bottiglia avrà solo il 44% di vino
In collaborazione con il Wildlife Land Trust, il marchio ha già creato tre bottiglie del suo vino, Shiraz, per annate che si immaginano essere nel 2040, 2080 e 2100 e che contengono sempre meno vino. L’annata 2040, ad esempio, è piena solo all’86%, una statistica relativa al numero di terreni coltivati che saranno ancora fruttuosi.
La situazione però va drasticamente calando con il passare degli anni. Mentre l’anno 2080 si fermerà a circa il 56% del contenitore, l’anno 2100 vedrà ancora meno vino dato che la bottiglia ha al suo interno solo il 44% di vino.
Sul retro delle etichette è presente anche un codice QR che rimanda al sito ufficiale di Tomorrow’s Vintage, dove gli internauti sono invitati a firmare un modulo per contribuire a proteggere le terre vitivinicole e, più in generale, il pianeta.
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