Acque di balneazione: in Europa il 92% supera gli standard di qualita’. Italia

L'83% delle acque costiere del nostro paese è stato giudicato eccellente dall'Ue. Ecco i dati dell'European Bathing Water Quality 2011

Acque di balneazione. L’Agenzia europea dell’ambiente e la Commissione Ue nel loro ultimo rapporto hanno giudicato eccellente l’83% delle acque costiere di spiagge, fiumi e laghi del nostro paese. Secondo il dossier European bathing water quality in 2011, il 92,1% delle acque di balneazione dei 22mila siti dell’Unione europea, ha soddisfatto gli standard minimi di qualità dell’acqua fissati dalle direttive delle acque di balneazione (direttiva 2006/7/CE).

Rispetto al 2010, la qualità delle acque di balneazione è aumentata nel complesso dello 0,6%. Per verificarlo, i laboratori hanno analizzato la percentuale di alcuni tipi di batteri, tra cui enterococchi intestinali ed Escherichia coli. È emerso che la percentuale di quelle con una qualità eccellente (o conformi ai valori guida più severi) è aumentata di 3,5 punti percentuali rispetto al 2010, raggiungendo il 77,1%. Viceversa, la quota di acque non conformi è pari allo 1,8%. Inoltre, circa il 93,1% delle acque di balneazione costiere è stato classificato come “sufficiente” o conforme a valori imperativi meno severi, pari a un incremento dell’1%.

Due terzi delle zone di balneazione analizzate si trovavano in acque costiere e il resto in fiumi e laghi. La maggior parte delle acque di balneazione costiere si trova in Italia, Grecia, Francia e Spagna, mentre la maggior parte delle acque di balneazione interne si trova in Germania e Francia.

Nella classifica, tra le acque migliori vi sono quelle di Cipro, Croazia, Malta e Grecia giudicate eccellenti con oltre il 90% delle acque di balneazione rispondenti ai più rigorosi valori guida. Eccellenze a parte, oltre l’80% dei siti di balneazione di Spagna, Italia e Portogallo hanno guadagnato risultati altrettanto buoni. Un trend positivo in crescita fin dal 1990, salvo alcuni casi. Meno del 2% delle acque di balneazione è risultato non conforme. In fondo alla classifica, si trovano i Paesi Bassi, la Bulgaria, la Lettonia, il Lussemburgo e il Belgio con una percentuale relativamente bassa di siti conformi ai valori guida più rigorosi, in particolare per le acque interne.

Ma tutto sommato, la salute delle nostre acque migliora di anno in anno. La percentuale delle acque di balneazione che non rispetta le disposizioni della direttiva infatti è scesa dal 9,2% del 1990 all’1,5% del 2011. Allo stesso modo è diminuita anche la percentuale delle zone di balneazione interne non conformi ai valori imperativi, passando dall’11,9% nel 1990 al 2,4% nel 2011, ad oggi una delle percentuali più basse.

Janez Potočnik, commissario per l’Ambiente, ha commentato: “Sono lieto di constatare che la qualità delle acque di balneazione in Europa continui ad essere generalmente elevata e che sia migliorata rispetto allo scorso anno. La maggioranza dei cittadini europei ha a cuore i problemi della qualità dell’acqua e desidera maggiori informazioni a riguardo. Dobbiamo pertanto continuare a lavorare per garantire che le nostre acque siano di qualità adeguata per tutti gli usi legittimi, dalla balneazione alla potabilità, e che il sistema acquatico globale sia in buono stato.

Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell’Agenzia europea dell’ambiente, ha aggiunto che “la qualità dell’acqua delle spiagge e di altre zone balneari è una delle questioni ambientali più importanti in Europa. In diversi paesi, però, esiste ancora il problema dell’inquinamento dovuto all’agricoltura e alle acque reflue e pertanto sono necessari maggiori sforzi per garantire acqua sicura e pulita per i cittadini.”

Ma di recente il WWF, con il nuovo dossier “Coste: il profilo fragile dell’Italia” ha messo in luce che il litorale italiano, lungo 8mila chilometri è in balia dell’inquinamento e dellerosione costiera, constatando che meno del 30% delle coste italiane oggi è allo stato naturale.

In compenso, in vista dell’estate la classifica delle Bandiere Blu ci ha regalato una buona notizia: l’aumento delle località premiate, 246, 13 in più rispetto al 2011.

Pronti per le vacanze al mare? Volete sapere se la località dove avete intenzione di andare è stata promossa dall’Ue? Ecco come fare. Basta visitare il sito del WISE dove trovare le informazioni e dove sono disponibili anche le mappe interattive. Inoltre, sul sito Eye on Earth sarà possibile fornire informazioni sullo stato dell’acqua della propria zona.

Francesca Mancuso

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