Trento vieta la plastica e l’usa e getta negli eventi, ma le aziende fanno ricorso al TAR

La decisione della Provincia autonoma di Trento contro la plastica monouso non è stata accolta così favorevolmente dai leader del settore

Il 3 dicembre 2021 la Giunta della Provincia autonoma di Trento ha preso una decisione storica e all’avanguardia circa l’ecosostenibilità nel settore pubblico della ristorazione, incoronando il Trentino Alto Adige come la regione più attenta al delicato tema dell’inquinamento ambientale: il divieto di utilizzare plastica e prodotti monouso negli enti pubblici e negli eventi sostenuti dalla Provincia. 

Dal 1 luglio 2022 saranno messi al bando i prodotti monouso in tutti gli eventi pubblici organizzati, finanziati o patrocinati dalla Provincia autonoma di Trento e dagli enti ad essa collegati, mentre dal 1 gennaio 2023 in tutti i servizi di preparazione e distribuzione di alimenti e bevande sul territorio trentino sarà vietato l’uso di prodotti monouso. Stop quindi a bicchieri e bottigliette di plastica monouso distribuiti dalle macchinette al cui posto verranno messi erogatori di acqua microfiltrata, per il riempimento di borracce o bottiglie.

La delibera, che nell’ambito del progetto “Ecoristorazione Trentino” vuole ridurre la quantità di rifiuti prodotti giornalmente nel comparto ristorativo, ha però scatenato la reazione dei colossi del settore, che hanno fatto ricorso al TAR di Trento, tra queste figurano la Sanpellegrino, Assobibe e Mineracqua.

Secondo quanto riportato dalle aziende “la delibera sarebbe illegittima perché non è stata accompagnata da una istruttoria specifica e invade e lede specifiche competenze del legislatore comunitario e nazionale”. La Provincia autonoma di Trento non ha però intenzione di tirarsi indietro e intraprenderà questa battaglia legale per portare avanti la decisione presa a dicembre che, come sottolineato dall’assessore Mario Tonina, “ha un valore aggiunto di carattere educativo per le nuove generazioni e che contrasterà la vendita di prodotti monouso in tutti i luoghi accessibili al pubblico come strutture sanitarie o stazioni ferroviarie affinché il messaggio sia chiaro”.

Fonte: Ufficio Stampa Provincia di Trento , L’Adige

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